Joaquín Crespo: differenze tra le versioni

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Il 27 giugno [[1888]] [[Juan Pablo Rojas Paúl]] fu eletto nuovo capo di Stato, evento che obbligò Crespo a rifugiarsi nelle [[Antille]]. Da lì tentò senza successo di invadere il Venezuela, e per tale motivo fu imprigionato nel carcere La Rotunda. In seguito fu rilasciato per volere di Rojas Paúl, dietro promessa di ritirarsi temporaneamente dalla política. Nel febbraio [[1892]] scoppiò la Rivoluzione Legalista guidata da Crespo, che voleva impedire la continuità al potere del presidente [[Raimundo Andueza Palacio]]. Nell'ottobre dello stesso anno Crespo entrò trionfante a Caracas e prese il potere.
 
Nel gennaio [[1893]] Crespo convocò le elezioni per eleggere un'Assemblea Costituente; undici mesi dopo, il 10 dicembre [[1893]] fu eletto dal Congresso per la seconda volta presidente della Repubblica fino al [[1897]]. Il 12 marzo [[1896]] il Congresso lo autorizzò a richiedere un prestito alla ''[[Disconto -Gesellschaft]]'' di [[Berlino]] di cinquanta milioni di [[bolívar (valuta)|bolívar]] pagabili in 36 anni; la maggior parte di questi soldi serviva per cancellare debiti della compagnia Gran Ferrocarril de Venezuela.
 
Durante il governo di Crespo, nel [[1896]], il Venezuela ebbe una disputa internazionale con il [[Regno Unito]] per la delimitazione dei confini della Guyana Britannica (l'attuale [[Guyana]]). Gli inglesi si avviarono a lanciare azioni ostili contro il Venezuela, ma grazie all'intervento del presidente [[Stati Uniti d'America|statunitense]] Stephen Grover Cleveland si risolse il gravoso problema.