Max Reinhardt: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 41:
Durante la conduzione del ''Deutsches Theater'' Reinhardt fondò una specie di scuola-teatro per giovani promesse, il ''[[Kammerspiel]]'', dove si formarono [[attore (spettacolo)|attori]] come [[Marlene Dietrich]], Leopoldine Konstantin e [[Greta Garbo]], registi come [[Leni Riefenstahl]], in seguito portavoce del cinema del [[regime nazista]], ma anche i più importanti registi dell'espressionismo tedesco come [[Friedrich Wilhelm Murnau]], [[Georg Wilhelm Pabst|Georg Pabst]] e [[Fritz Lang]] che esportarono la lezione di Reinhardt fino ad [[Hollywood]].
 
Fu un coraggioso sperimentatore del teatro suo contemporaneo, nel [[1906]] mise in scena ''[[Spettri (Ibsen)|Spettri]]'' di [[Henrik Ibsen]] per le cui scenografie usò il famoso pittore norvegese come l'autore del dramma, [[Edvard Munch]], e la messinscena del capolavoro di [[Frank Wedekind]], sempre nel 1906, ''[[Lo spirito della terra]]'', dramma d'esordio dell'immorale personaggio di [[Lulù (Wedekind)|Lulù]], nonché un'altrettanto famosafamoso messinscenaallestimento, ilnel novembre dello stesso anno, dell'opera ''[[Risveglio di primavera]]'' dello stesso Wedekind che finalmente passò la censura e, grazie al coraggio di Reinhardt, fu rappresentata dopo quasi dieci anni (era del [[1891]]) dalla sua composizione.
 
Reinhardt mise in scena anche altri autori non graditi al pubblico borghese come [[Romain Rolland]], [[August Strindberg]] e [[Georg Büchner]] ma la sua più grande scommessa fu [[Arthur Schnitzler]] del quale il 13 febbraio 1904 rappresentò al ''Deutsches Theater'', il dramma in cinque atti ''Der einsame Weg'' (''La strada solitaria'') e il 22 novembre dello stesso anno al ''Kleines Theater'' (nuovo nome del ''Cabaret Schall und Rauch'') gli atti unici ''Der tapfere Cassian'' (''Il valoroso Cassian'') e ''Der grüne Kakadu'' (''Il pappagallo verde''), mentre un terzo atto unico, ''Das Haus Delorme'' (''Mathilde Delorme''), non ebbe luogo per un divieto della censura.