Adigrat: differenze tra le versioni

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Il suo nome è noto in Italia per le vicende delle guerre coloniali. Nella [[guerra di Abissinia]] fu occupata nel marzo fu presa dal generale [[Oreste Baratieri|Baratieri]]. Rimasta isolata dopo la [[battaglia di Adua]], il [[maggiore]] [[Marcello Prestinari|Prestinari]] con circa 2.000 uomini, tra ''metropolitani'' e ''coloniali'' sostenne nel suo forte per due mesi l'assedio degli Abissini, di [[Ras Mangascià]] nonostante una grave epidemia di [[Tifo esantematico|tifo]]. La successiva liberazione ad opera del generale [[Antonio Baldissera|Baldissera]] segnò una svolta nella guerra e portò alla conferma della colonia dell'Eritrea, anche se la località venne abbandonata ed il confine arretrato.
 
Il nome Adigrat significa "Paese dei campi" in lingua [[Lingua tigrina|tigrina]] (una lingua semitica parlata in Etiopia ed Eritrea strettamente legata al più diffuso [[Lingua amarica|amarico]]) poiché essa giace in mezzo ad una fertile conca tutta circondata da alte [[Ambe]].
 
Ad Adigrat sono ambientati i capitoli 13 e 14 del romanzo storico "Sotto l'ombra del Tricolore" di Antonio Valerio Fontana, dove il protagonista, arruolato nella Milizia, partecipa all'occupazione militare della città durante la battaglia del 7 ottobre 1935.