Attacco a Malta: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 33:
L'attacco iniziale alle ostruzioni doveva essere portato dal [[maggiore]] [[Teseo Tesei|Tesei]], fondatore del gruppo, che visto il ritardo accumulato a causa delle varie avarie ai mezzi si portò con il suo SLC insieme al 2° capo palombaro [[Alcide Pedretti]] per far saltare le ostruzioni<ref>{{cita web|url= http://www.marina.difesa.it/storia/movm/Parte06/Bio06/MOVM6113b.asp|titolo= Teseo Tesei sul sito della Marina Militare|accesso=}}</ref>. Le difese dell'isola erano però entrate in stato di allerta grazie agli avvistamenti radar; Tesei allora si fece saltare in aria col suo mezzo, spolettando il siluro a tempo zero (esplosione immediata)<ref>In [[#Spigai2007|Spigai 2007]] l'autore insiste due volte (a p. 191 e nelle pp. 193-194) sul fatto che, dagli studi tecnici effettuati, la regolazione minima delle spolette era di trenta minuti, pertanto Tesei non avrebbe potuto farsi esplodere all'istante. Spigai ipotizza che dopo aver regolato la spoletta al minimo, l'assaltatore sia stato colpito da un malore (e sarebbe quindi esploso insieme al mezzo trenta minuti dopo) o direttamente da un proiettile nemico che avrebbe fatto saltare in aria lui e l'ordigno</ref> facendo crollare una parte del ponte girevole di sant'Elmo, e a quel punto l'M.T.M.2 di Frassetto e M.T.M.3 di Carabelli si diressero in successione contro il ponte saltando in aria, ma ostruendo anche il passaggio.
 
Allora gli incursori si lanciarono contro l'entrata, ma molti vennero falciati dalle postazioni che difendevano l'imboccatura di una delle due baie che costituiscono il porto, Marsamuscetto (l'altra è il Grand Harbour, o Porto Grande); due di loro, Costa e BarbaBarla, sbarcati sulle coste maltesi, furono catturati, così come Frassetto, caduto in acqua..
 
infine, all'alba, decollarono dagli aeroporti dell'isola ([[Ħal Far]] e [[Luca (Malta)|Luqa]]) trenta [[Aereo da caccia|aerei da caccia]] [[Hawker Hurricane|Hurricane]] inglesi del 126°, 185° e 251° ''Squadron'' che individuarono le navi appoggio italiane e le colpirono duramente, causando anche molti morti e feriti, tra i quali Moccagatta, nonostante venissero contrastati da dieci caccia [[Macchi MC.200]] del [[54º Stormo Caccia Terrestre|54º Stormo]] e il Mas 451 fu distrutto e 9 uomini d'equipaggio catturati.