Ruggieri degli Ubaldini: differenze tra le versioni

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L'arcivescovo Ruggieri compare nel [[Inferno - Canto trentatreesimo|canto XXXIII]] dell'[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]] di Dante, nella seconda zona del nono cerchio, nell'[[Cocito|Antenora]] ove sono puniti i traditori della patria, venendo citato come antagonista del celebre conte Ugolino della Gherardesca. Per il suo comportamento in vita, ha l'aggravio della pena di avere Ugolino che gli rode il cranio in eterno, per aver condannato quattro innocenti a morire con un colpevole. La sua figura nel poema è completamente muta e assente, tanto da sembrare pietrificata nel suo supplizio.
 
In realtà la colpa di Ruggieri è più grave di quella del conte Ugolino, poiché quando lo tradì il conte era suo ospite, quindi dovrebbe stare nella Tolomea, tra i traditori degli ospiti, mentre invece si trova nell'Antenora. Rossetti ipotizzò che il conte e l'arcivescovo si trovino proprio sul confine tra le due zone: Ugolino starebbe quindi nell'Antenora, Ruggieri nella Tolomea. Altri pensarono invece che, pur trovandosi entrambi nell'Antenora, i due dannati fossero collocati proprio sul suo limite estremo, al confine con la zona successiva. In seguito [[Francesco D'Ovidio|D'Ovidio]] sostenne tuttavia l'infondatezza di queste ipotesi.<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/antenora_(Enciclopedia-Dantesca)/|titolo=Antenora|autore=Emilio Bigi|pubblicazione=Enciclopedia Dantesca|editore=Treccani|accesso=13 settembre 2015}}</ref><ref>F. D'Ovidio, ''Studi sulla Divina Commedia'', Palermo 1901, pp. 14 ss.</ref>io lo so
 
==Note==