Politica della porta aperta: differenze tra le versioni

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{{F|politica|giugno 2009}}
La '''Politica della Porta Aperta''' (''Open Door Policy'') è un concetto di politica estera. In quanto teoria, la Politica delle Porte Aperte ha avuto origine con il commercio britannico, così come si riflesse sui trattati conclusi con la [[dinastia Qing]] in [[Cina]] dopo la [[Prima Guerra dell'Oppio]] (1839-1842). Sebbene la Politica delle Porte Aperte sia convenzionalmente associata alla Cina, è stata riconosciuta ufficialmente alla [[Conferenza di Berlino (1884)|Conferenza di Berlino]] del 1885, in cui veniva dichiarato che nessuna potenza avrebbe potuto imporre dazi preferenziali nel bacino del [[fiume Congo]]. In sostanza le grandi potenze si astengono o rinunciano a chiedere speciali privilegi, preferenze commerciali o monopoli.
 
== La Politica della Porta Aperta in Cina ==
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La teoria della Politica della Porta Aperta è una pietra angolare dell'idea che il commercio è un diritto naturale, ed anche se gli stati sovrani possono reagire a tali politiche con atteggiamenti protezionistici, ciò sarebbe innaturale, perché lo scambio e la comunicazione con gli altri sono naturali, come citato nei famosi trattati di [[John Locke]].
 
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[[Categoria:Teorie politiche]]
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[[Categoria:Politica degli Stati Uniti d'America]]