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Gli '''Huicholes''', detti anche '''Wirrarika''' o '''Wixarika''' o '''Huichol''', sono [[nativi americani]] della [[Sierra Madre Occidentale]] del [[Messico]].
 
Appartengono, come i [[Cora]], i [[Tepehuano]] ed i [[Tarahumara]], alla [[famiglie linguistiche|famiglia linguistica]] uto-[[aztechi|azteca]]. Fin dall'antichità utilizzarono il [[cactus]] [[allucinogeno]] ''[[peyote]]'' (''Lophophora williamsii'') durante speciali feste sacre, uso che solo in tempi recenti si è diffuso fra gli indiani degli [[Stati Uniti d'America]], dando vita alla [[Native American Church]]. (Chiesa nativa americana).
 
== Localizzazione ==
La zona huichol è attraversata dalla [[Sierra Madre Occidentale]] e costituisce una delle più inaccessibili e impervie regioni del Messico. La sua orografia è accidentata con profondi burroni (barrancas) e tortuosi cañon, erosi dai fiumi che scorrono nella regione. La popolazione, stimata in circa 20.000 persone, comprende cinque comunità principali, in un'area di 4.107 km: Tuxpan de Bolaños (Tutsipa); San Sebastián Teponahuaxtla (Wautia); Santa Catarina Coexcomatitlán (Tuapurie); San Andrés Cohamiata (Tateikie) e Guadalupe Ocotán (Xatsitsarie). Vivono di agricoltura (64%), artigianato (15,5%), allevamento (7,6%), lavorano anche come giornalieri nelle coltivazioni di tabacco, caffè e frutta tropicale, lungo le coste pacifiche del [[Nayarit]].
[[File:The Childrens Museum of Indianapolis - Nayarit tomb figure.jpg|thumb|right|Una statuetta Nayarit trovata in una tomba]]
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Secondo R.M. Zing, gli huichole appartengono al ramo uto-azteco sonorense (pimas pápagos dell'Arizona, taraumara, tepehuano e cora).
 
== Storia ==
Nel 1531 avvengono i primi incontri di una certa importanza con gli spagnoli, durante la spedizione di [[Nuño Beltrán de Guzmán]] a [[Sinaloa]] che lasciò una scia di distruzione e morte. I paesi di Colotlán, Mezquitic, Huajimic, Huejuquilla e Tenzompa furono fondati dagli spagnoli per delimitare la zona conquistata da quella inaccessibile e quindi non conquistabile. Dopo questa invasione il popolo huichol si rifugia sulle montagne e per due secoli non se ne sente più parlare.
Nel 1722 alcune missioni di gesuiti tentano di installarsi nel territorio huichol, incontrando però una resistenza totale all'evangelizzazione.
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La guerra dei "Cristeros", dopo la rivoluzione, portò un altro periodo di violenza nella regione.
 
L'identità culturale degli huicholes ed il loro patrimonio è però in pericolo, oltre che per la fine dell'isolamento geografico, anche per la perdita della trasmissione orale tradizionale, per l'adozione di usi e abiti estranei ed anche per la presenza di gruppi religiosi che scoraggiano le cerimonie tradizionali. E poi l'uso non quotidiano della lingua madre, la scuola, il progresso... per tutto questo, ed in special modo anche per il fenomeno dell'inurbamento in squallide periferie, anticamere di sradicamento ed alcolismo, si teme fortemente per la sorte di questo schivo ma orgoglioso popolo di artisti, gli ultimi eredi del culto solare amerindio.
 
Nel [[2016]] contattati delle Organizzazioni non governative internazionali giacché il governo messicano ha concesso autorizzazioni allo sfruttamento minerario a società di estrazione nonostante la regione sin dal [[1988]] faccia parte dei Luoghi sacri naturali dell’Unesco<ref>{{cita url = http://www.repubblica.it/esteri/2016/04/18/foto/messico_deserto_di_wirikuta_antichi_sciamani_huichol_minacciati_da_multinazionale-137878567/1/#1 | titolo = Messico, viaggio tra gli sciamani huichol: 500 anni di storia a rischio multinazionali | Pubblicazione = Repubblica.it|data = 18-04-2016 |accesso = 18-04-2016 }}</ref>.
 
== Miti e credenze ==
Il cactus, venerato come una divinità in quanto dispensa longevità, fortuna, salute, provoca uno stato di estasi quando viene ingerito, perché contiene [[mescalina]].
Il cactus non cresce sul loro territorio e quindi sono costretti ad una lunga spedizione per andarlo a recuperare; prima della festa sacra, i huicholes si sottopongono ad una serie di riti [[propiziazione|propiziatori]] e purificatori, ovverosia privazioni, grandi [[digiuni]], [[abluzione|abluzioni]] con acqua sacra, continenza e [[castità]] e un rito [[espiazione|espiatorio]] che prevede una confessione di tutti gli amanti posseduti gettati simbolicamente nel fuoco<ref>[[James Frazer]], "Il ramo d'oro", ediz. [[Newton Compton Editori|Newton & Compton]], Roma 1992 - (pag. 45 alla voce "La magia simpatica")</ref>.
 
La trasmissione della conoscenza avviene per via orale, gli anziani, ma specialmente lo [[sciamano]], detto marakame, ha un ruolo fondamentale nell'educazione. Nelle celebrazioni rituali, i lunghissimi canti, chiamati huahui, raccontano le imprese degli antenati, rappresentati dai danzatori adulti nella notte della festa del peyote (Jicuri Neirra). La narrazione sciamanica è ricca di metafore, esoterica, diversa da quella usata nella vita ordinaria. In particolare vari canti enumerano le mitiche peregrinazioni degli dei, dalla spiaggia del mare ad ovest, fino alla mitica spiaggia del mondo, sulle cime di Wirikuta, ad est, nei pressi di [[Real de Catorce]], meta del pellegrinaggio rituale dei peyoteros huichol, durante il quale visitano gli ancestrali luoghi sacri e raccolgono il sacro cactus nel deserto. "Senza mangiare e senza dormire e senza cose materiali e senza sapere dove vanno, poveri e innocenti, però ricchi della loro anima e della loro vita" (José Benitez Sanchez, riferendosi al pellegrinaggio degli huicholes a Wirikuta).
 
Le malattie secondo gli huicholes si dividono in due categorie: quelle originarie della Sierra, che necessitano della medicina tradizionale degli sciamani, e quelle portate dagli spagnoli, che si trattano con la medicina scientifica. Le prime possono avere tre cause: la mancanza di responsabilità verso gli dei, i malefìci, la perdita dell'anima. Nel primo caso si devono offrire molte offerte agli dei, secondo i dettami del marakame. Nel caso di maleficio, il marakame esegue una "limpia", impiegando le piume di uccello del bastone sciamanico (muvieri) per il gesto simbolico della purificazione, soffia fumo di tabacco sul corpo dell'infermo e con la bocca pratica suzioni per estrarre l'oggetto estraneo, causa del male. In caso di perdita del kupúri, quella parte di anima che si trova nella parte superiore della testa, la cui mancanza provoca uno stato molto grave, il marakame ha il compito di ritrovarla e rimetterla al suo posto, se è necessario deve contenderla al "brujo" che l'ha rubata, fronteggiandolo in una sfida magica fra bene e male.
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Nelle nierikas, il sole, il cervo, il mais, il fiore-peyote, il serpente, sono ricorrenti, in un gioco compositivo di carattere fortemente sacro-esoterico, è la descrizione visuale del viaggio o della [[trance (psicologia)|trance]] sciamanica, la visione veritiera, lo specchio magico entro cui ritrovarsi per andare oltre. Le tecniche di lavorazione sono arcaiche e necessitano di abilità e pazienza infinite.
 
== Educazione ==
L'identità culturale degli huicholes ed il loro patrimonio è però in pericolo, oltre che per la fine dell'isolamento geografico, anche per la perdita della trasmissione orale tradizionale, per l'adozione di usi e abiti estranei ed anche per la presenza di gruppi religiosi che scoraggiano le cerimonie tradizionali. E poi l'uso non quotidiano della lingua madre, la scuola, il progresso... per tutto questo, ed in special modo anche per il fenomeno dell'inurbamento in squallide periferie, anticamere di sradicamento ed alcolismo, si teme fortemente per la sorte di questo schivo ma orgoglioso popolo di artisti, gli ultimi eredi del culto solare amerindio.
La trasmissione della conoscenza avviene per via orale, gli anziani, ma specialmente lo [[sciamano]], detto marakame, ha un ruolo fondamentale nell'educazione. Nelle celebrazioni rituali, i lunghissimi canti, chiamati huahui, raccontano le imprese degli antenati, rappresentati dai danzatori adulti nella notte della festa del peyote (Jicuri Neirra). La narrazione sciamanica è ricca di metafore, esoterica, diversa da quella usata nella vita ordinaria. In particolare vari canti enumerano le mitiche peregrinazioni degli dei, dalla spiaggia del mare ad ovest, fino alla mitica spiaggia del mondo, sulle cime di Wirikuta, ad est, nei pressi di [[Real de Catorce]], meta del pellegrinaggio rituale dei peyoteros huichol, durante il quale visitano gli ancestrali luoghi sacri e raccolgono il sacro cactus nel deserto. "Senza mangiare e senza dormire e senza cose materiali e senza sapere dove vanno, poveri e innocenti, però ricchi della loro anima e della loro vita" (José Benitez Sanchez, riferendosi al pellegrinaggio degli huicholes a Wirikuta).
 
== Note ==