Hārūn al-Rashīd: differenze tra le versioni

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I Barmecidi erano una famiglia persiana divenuta molto potente sotto il califfato di al-Mahdī ma fu proprio Rashīd a disfarsene improvvisamente, facendo imprigionare il suo vecchio istitutore e [[vizir]] Yaḥyā e facendo uccidere Jaʿfar, il cui corpo fu poi crocifisso alla porta del ponte più importante che a Baghdad scavalcava il [[Tigri]]. L'episodio fece talmente scalpore sui suoi coetanei (di fatto si trattava di un fratricidio) che il ricordo fu tramandato in modo assai vivido nelle stesse ''Mille e una notte''.
 
Condusse numerose campagne militari contro l'Impero bizantino, retto al tempo dalla [[basileus|basilissa]] [[Irene (imperatrice)|Irene d'Atene]]. [[Invasione abbaside dell'Asia Minore (782)|Invase con successo per due volte l'Asia Minore]], costringendo l'imperatrice bizantina a versargli ingenti tributi.<br />
Intorno all'anno 802 stabilisce anche contatti diplomatici con [[Carlo Magno]].<ref>Si veda in merito [[Henri Pirenne]], ''Maometto e Carlomagno'' Roma-Bari, Laterza, 1939 (trad. dell'originale ''Mahomet et Charlemagne'', Paris-Bruxelles, Alcan-Nouvelle Société d'éditions, 1937).</ref> E si racconta che gli ambasciatori di Carlo tornassero impressionati per quanto avevano visto presso la corte di Hārūn.