Ferrovia di Baghdad: differenze tra le versioni

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Nel [[1868]], il [[sultano]] [[Abdul Aziz]], che era un fervido ammiratore dei progressi scientifici e tecnici europei, nel tentativo di modernizzare il paese, diede alla [[Chemins de fer Orientaux]] dell'imprenditore e banchiere tedesco [[Maurice de Hirsch]], la concessione per la costruzione della linea ferroviaria che da Dobrljin ([[Novi Grad]]), al confine dell'allora [[Impero austro-ungarico]], avrebbe portato, senza soluzione di continuità, a [[Costantinopoli]], sostituendo il primo avventuroso tracciato dell'[[Orient Express]], già di pertinenza dell' impero Ottomano<ref name=Smith> Smith, Mark. ''A history of the Orient Express''. Una cronologia dell' Orient Express... [http://www.seat61.com/OrientExpress.htm#.VaQTVPntmaU Fonte]</ref>.
 
Questa strada ferrata, fu costruita sotto la guida dell'ingegnare tedesco [[Wilhelm Pressel]] e fu portata a termine solo nel [[1888]], quando ormai la [[Sublime porta]], aveva perso le sue provincieprovince in [[Europa]]. Ciononostante nel [[1872]], Pressel, che aveva ottenuto la carica di [[Ingegnere]] imperiale, sollecitato dal sultano, stilò un progetto per una rete ferroviaria lunga 6800 chilometri, per la copertura dei restanti territori dell'impero.
 
In quello stesso anno, un consorzio finanziario guidata dalla [[Deutsche Bank]] ottenne la concessione per la costruzione di una prima linea di 91 chilometri. Fu realizzata sotto la direzione di Pressel e portava da Costantinopoli a [[İzmit|Ismid]]. Era, questa, la tratta iniziale della [[Ferrovia Anatolica]], che avrebbe congiunto, nel [[1892]] Costantinopoli ad [[Ankara]], e dalla quale poi nacque nel [[1896]] la diramazione per Konya, da cui partirà la Ferrovia di Baghdad<ref name="Gall">Lothar Gall, et al.: ''Die Deutsche Bank: 1870-1995'', Verlag C. H. Beck München 1995, pag. 252 ISBN 3-406-38945-7.</ref>