Carmide (dialogo): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Pil56-bot (discussione | contributi)
m smistamento lavoro sporco e fix vari
ValterVBot (discussione | contributi)
m →‎Esiste una “scienza della scienza”?: orfanizzo redirect -, replaced: [vista (senso)| → [Vista| using AWB
Riga 52:
 
== Esiste una “scienza della scienza”? ==
Poiché però la saggezza è conoscenza di sé stessi, oltre che delle altre scienze, dovrebbe essere anche conoscenza dell'ignoranza di sé stessi. Si viene perciò a creare un paradosso irrisolvibile secondo cui il saggio ha un sapere che gli consente di riconoscere di non aver sapere. Socrate porta l'esempio di una quantità: se essa è maggiore di un'altra, quest'altra sarà inevitabilmente minore; ma se le proprietà della prima quantità in questione potessero essere riflesse solo su di essa, se cioè fosse maggiore solo di sé stessa, dovrebbe essere anche minore di sé stessa, altrimenti non esisterebbe qualcosa di cui essa sia maggiore. E come per le quantità, così per altre doti, come la [[vista (senso)|vista]]: se essa vedesse solo se stessa e le altre viste, e non il mondo, si dovrebbe assumere che la vista abbia delle proprietà visibili, come il [[colore]]. Crizia è invitato a dimostrare in che modo tutto questo sia possibile, e nel caso lo fosse, come possa essere vantaggioso, giacché s'è dato per scontato che la saggezza sia vantaggiosa.
 
Per amor di discussione, Socrate concede a Crizia l'esistenza di una scienza della scienza, in modo da farlo uscire dal silenzio in cui era sprofondato. Rimarrà però da spiegare come il possesso di una scienza simile possa far conoscere maggiormente se stessi: come scienza della scienza, infatti, potrà permettere di capire solo se qualcosa sia scienza o non lo sia, e non cosa si sappia. Per sapere ''cosa'' una persona sa, ad esempio se sa cosa è sano o cosa non lo è, avrà bisogno della scienza che si occupa di quell'oggetto, in questo caso la salute, e quindi della medicina. Con la scienza della scienza saprebbe solo se sa o se non sa, ma non cosa sa.