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==Nabucodonosor II==
Cronoca dei Re Fenici e Distruzione di Gerusalemme. (bozza aggiuntiva alla voce: scusate l'apparente confusione; a farla non sono io, qui cerco di spiegarla).▼
Prefazione: In rete, purtroppo, vengono spesso presentate informazioni "apparentemente" giuste, ma in modo parziale e non sempre coerenti al contesto dei documenti citati. Essere informati su ciò che tali documenti usati dicono REALMENTE, ci aiuterà a comprendere correttamente la storia antica.
Contro Apione, I, 150-153, [20] e XXI. 154. (Le parentesi tonde sono mie; il testo è stato trovato in rete ma riportato manualmente.)▼
Un caso specifico è il report storico di Giuseppe Falvio sotto indicato.
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Cronaca dei Re Fenici di Giuseppe Falvio e Distruzione di Gerusalemme.
Al che Ciro prese Babilonia e diede ordine che le mura esterne fossero demolite, perché la città gli aveva causato molti guai ed era stato difficile prenderla. Poi marciò alla volta di Borsippa per assediare Nabonedo; ma essendosi Nabonedo arreso senza opporre resistenza, fu trattato umanamente da Ciro che lo allontanò dalla Babilonia e gli diede come residenza la Carnania. Nabonedo trascorse il resto della sua vita in quel paese e vi morì.▼
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▲In "Antichità Giudaiche" Giuseppe Flavio riporta in: "Contro Apione, I, 150-153, [20] e XXI. 154." (Le parentesi tonde sono mie; il testo è stato trovato in rete ma riportato manualmente.)
............ (fine del documento). ---- Deduzioni storiche: -------▼
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(*1) Qui ragionevolmente, come conteggio, Giuseppe Flavio si riferisce alla parte di tempo ''rimanente'' ancora per il Tempio prima dell'inizio della sua ricostruzione, ma dopo che Nabucosonosor attacca, durante il suo 37° anno di regno(nel 588 a.C.) nuovamente l'Egitto, prendendone le spoglie in luogo di Tiro e completando la profezia biblica (Ezechiele 19:27-20). ▼
(Inizio della parte del documento originale di Giuseppe Flavio.)
(*2)(Ovviamente si riferisce a Itobaal III)▼
▲Al che Ciro prese Babilonia e diede ordine che le mura esterne fossero demolite, perché la città gli aveva causato molti guai ed era stato difficile prenderla. Poi marciò alla volta di Borsippa per assediare Nabonedo; ma essendosi Nabonedo arreso senza opporre resistenza, fu trattato umanamente da Ciro che lo allontanò dalla Babilonia e gli diede come residenza la Carnania. Nabonedo trascorse il resto della sua vita in quel paese e vi morì.
558 + 14 + 4 + 1 + 6 + 1 + 10 + 13 + = 607 a.C. Nabucodonosor attacca Tiro per 13 anni subito dopo la distruzione di Gerusalemme. (Conferma indiretta per il regno di 20 anni di Evil-Merodac la cui durata di regno è controversa).▼
* La data: 559/558 a.e.v. relativa a Ciro II che ascende sui Persiani è compatibile con il reperto archeologico: Strassmaier Cambyse n° 400. ▼
xxi. 154.Tutto ciò è vero e concorda con i nostri libri (la bibbia). Vi è scritto che Nabucodonosor nel diciottesimo anno di regno distrusse il nostro Tempio il quale cessò di esistere per cinquant'anni (*1) ; che nel secondo anno del regno di Ciro ne furono gettate le fondamenta e ancora, nel secondo anno del regno di Dario fu finito. 155. Aggiungerò gli annali dei Fenici; non bisogna infatti omettere alcuno degli argomenti, pur nella loro profusione. Questo è il computo del tempo: 156. durante il regno di Itobaal, Nabucodonosor assediò Tiro per tredici anni. Dopo di lui regnò per dieci anni Baal. 157. In seguito furono istuiti i giudici: rivestirono l'incarico Eknibaal, figlio di Baslech per due mesi, Chelbes figlio di Abdai per 10 mesi, Abbar, il sommo sacerdote, per tre mesi, i giudici Metten e Gherastart, figlio di Abdelim per sei anni, dopo di loro regnò per un anno Baalator. 158. Lui morto, mandarono a chiamare Merbaal dalla Babilonia ed egli regnò per quattro anni. Alla sua morte fecero venire suo fratello Hirom che resse il potere per vent'anni. Durante il suo regno Ciro governò i Persiani. 159. Il periodo totale dunque è di cinquattro anni e tre mesi. Fu in effetti nel settimo anno del suo regno (*2) che Nabucodonosor cominciò l'assedio di Tiro e nel quattordicesimo anno di Hirom (*3) che prese il potere Ciro, il Persiano. 160. Tra i nostri scritti e quelli Caldei e Fenici vi è accordo a proprosito del tempio e le testimonianze...
Altre valutazioni storiche:▼
Anche se questa datazione può essere controversa, essendo di difficile intepretazione il pensiero espresso da Falvio, infatti l'apparente evidenza dei cinquant'anni citati da Giuseppe che riporta: ▼
---- Deduzioni storiche: -------
''"distrusse il nostro Tempio il quale cessò di esistere per cinquant'anni"'' ▼
▲(*1) Qui ragionevolmente, come conteggio, Giuseppe Flavio si riferisce alla parte di tempo
che potrebbe indurre a pensare che stesse parlando dell'intero periodo di desolazione (se fosse accreditato al 537 + 50 = 587 a.C.) durante il quale restò distrutto il Tempio. Tale dubbio può essere però chiarito valutando la sua pagina precedente, se si segue bene il contesto della descrizione storica, dove lo stesso Flavio dice che: ▼
▲(*2) (Ovviamente si riferisce a Itobaal III, re di Tiro)
▲(*3) nel 559/558 a.C. inizia il regno di Ciro uguale al 14° anno di Hiron citato da Flavio, pertanto: 558 + 14 + 4 + 1 + 6 + 1 + 10 + 13 + =
In tal caso, Ciro sarebbe stato re dei "Persiani" anche sotto il regno di Merbaal (4 anni) e di Baalator (1 anno) e circa due anni sotto il giudice Gerastart. Ciò rende dubbio il riferimento a tale data (il 539/537 a.C. come essere uguale al 14° anno di Hirom re di Tiro).▼
▲* La data: 559/558 a.
Il riporto storico di Flavio in merito alla durata di desolazione di Gerusalemme e del suo Tempio, pare essere perciò più concorde con la datazione meno accreditata (riferita al 607 a.C. come avvenimento) e contestualmente descritta come sotto riporta lo stesso Giuseppe Flavio (sempre parlando di beroso):▼
▲Altre valutazioni storiche:
▲Anche se questa datazione può essere controversa, essendo di difficile intepretazione il pensiero espresso da Falvio,
''"132. espone le sue imprese e racconta come egli inviò il figlio Nabucodonosor con un grande esercito contro l'Egitto e contro il nostro paese, quando seppe che si erano ribellati. Li sottomise, bruciò il Tempio di Gerusalemme, deportò tutto il nostro popolo completo e lo trasferì a Babilonia; avvenne così che la città restò deserta per sett'antanni fino a Ciro re dei Persiani. 133. Beroso dice poi che il Babilonese sottomise Egitto, Siria e Fenicia e Arabia, superando con le sue imprese tutti i regnanti caldei e babilonesi che lo avevano preceduto."''▼
▲che potrebbe indurre a pensare che stesse parlando dell'intero periodo di desolazione durante il quale restò distrutto il Tempio (se fosse accreditato al 537 + 50 = 587 a.C.)
Tale datazione è controversa se si applicasse il 14° di Hirom re di Tiro al primo/secondo anno di Ciro (su Babilonia) citato dal profeta Daniele e accennato anche da Flavio. Infatti, secondo la datazione più accreditata (riferita al 587 a.C.), se il 14° anno di Hirom re di Tiro corrispondesse al 539/537 a.C. invece che al 559/558 a.C. si avrebbe: 537 + 49 anni = 586 a.C. Ciò potrebbe ''sembrare'' corretto, se non fosse per il fatto che Flavio anche specifica che: ▼
▲In tal caso (se si attribuisse il calcolo: 537 + 50 = 587 a.C.), Ciro sarebbe stato re dei "Persiani" anche sotto il regno di Merbaal (4 anni) e di Baalator (1 anno) e circa due anni sotto il giudice Gerastart. Ciò rende dubbio il riferimento a tale data (il 539/537 a.C. come essere uguale al 14° anno di Hirom re di Tiro, e il relativo riferimento a 50 anni come intera durata della desolazione del Tempio di Gerusalemme).
Facciamo dei conti.▼
▲Il riporto storico di Flavio in merito alla durata di desolazione di Gerusalemme e del suo Tempio, pare essere perciò più concorde con la datazione meno accreditata (riferita al 607 a.C. come avvenimento) e contestualmente descritta come sotto riporta lo stesso Giuseppe Flavio (che sta sempre parlando di beroso):
SE Flavio citando i 70 anni avesse inteso riferirli a: "Ciro re dei Persiani", ovvero al 559/558 a.C., facendo 559/598 + 70 anni si avrebbe il 629/628 a.C. (o 609/608 come data più accreditata). Tale supposizione sarebbe assolutamente insostenibile, in quanto in quel momento era ancora re su Babilonia lo stesso Nabopolassar. ▼
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Se invece, secondo il più corretto contesto storico citato da Flavio, lo storico riferendosi ai 70 anni, intendeva dire (citando il profeta Daniele 9:1-2 e Esdra 1:1-4) Ciro nel suo primo/secondo anno di Re su Babilonia, allora, giustamente, si ha: 539/537 a.C. + 70 = 609/607 a.C. ▼
Va ricordato, infatti che Giuseppe Falvio, era pur sempre un ebreo. Pertanto nel suo riporto storico fa spesso riferimento a date del "popolo" ebraico, nel loro "contesto religioso-storico". La citazione di 50 anni di desolazione del tempio, era pertanto, ragionevolmente riferita all'adempimento della profezia di Ezechiele 19:27-20, come si comprende sopra.▼
▲L'apparente confusionaria descrizione di Falvio, dovuta alle citazioni che fa di Beroso in queste parti del testo, potrebbe portare a conclusioni diverse dal contesto storico che lo stesso Flavio voleva descrivere. Tale datazione
Tale comprensione però, richiede che si si conosca e che si riconosca come attendibile e valida la valenza storica della stessa scrittura, la Bibbia. Ignorare tali contesti, può far "sembrare" accettabili o ragionevoli opinioni diverse, anche se poi esse andranno a trovare discordanze con altri testi (reperti) storici, come il caso del BM 21946. Per tale motivo, anche tale datazione sopra indicata potrebbe essere controversa nel contesto della datazione storica del periodo Neobabilonese più accreditata oggi.▼
"così che la città restò deserta per sett'antanni fino a Ciro re dei Persiani."
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▲SE Flavio citando i 70 anni avesse inteso riferirli a: "Ciro re dei Persiani", ovvero al 559/558 a.C., facendo 559/598 + 70 anni si avrebbe il 629/628 a.C. (o 609/608 come data più accreditata). Tale supposizione sarebbe assolutamente insostenibile, in quanto in quel momento era ancora re su Babilonia lo stesso Nabopolassar.
▲Se invece, secondo il più corretto contesto storico citato da Flavio,
▲Va ricordato
▲Tale comprensione però, richiede che si si conosca e che si riconosca come attendibile e valida la valenza storica della stessa scrittura, la Bibbia, che è anch'essa un documento storico. Ignorare tali contesti, può far "sembrare" accettabili o ragionevoli opinioni diverse, anche se poi esse andranno a trovare discordanze con altri testi (reperti)
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Evil Merodak
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