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* Chiesa di Santa Maria del Principio, si trova nella frazione Ponteprimario. La prima edificazione della Chiesa risale al VII secolo, ma è stata ricostruita varie volte. Al suo interno si conserva una statua lignea della Madonna, opera di un pastore del XIII secolo. La statua andò perduta e fu poi miracolosamente rinvenuta da un contadino del luogo.
* Chiesa di Santa Maria Assunta, ex Abbazia benedettina, si trova nella frazione Erchie. Nel suo interno si venera la Beata Vergine Maria Assunta in Cielo (14/08). Da notare la cornice del portale in tufo, le colonne originali del battistero, il capitello posto sopra il crocifisso e le due colonne originali dell'altare oltre all'altare stesso.
* ;Complesso Abbaziale di Santa Maria dell'OleariaOlearia”: questa L'abbazia è stata fondata nel [[973]] da monaci benedettini che in quel luogo ebbero un frantoio per la produzione di olio. Da ciò proviene anche il nome di "S. Maria Olearia". Al primo sguardo è difficile notare l'abbazia, perché è stata integrata in maniera molto armonica nel paesaggio. Santa Maria de Olearia è un antico insediamento rupestre risalente al X secolo interamente ricavato nella roccia, progressivamente ampliato fino a diventare un Monastero. Strutturato in tre cappelle sovrapposte al livello più basso troviamo la più antica, nota come "Cappella delle catacombe" o "Cripta". Sul muro orientale dell'anticamera della Cripta si trovano gli affreschi meglio conservati di tutto il complesso: la "Vergine coi Santi". A destra della Vergine un santo barbuto indossa una tunica bianca, con clavi rossi ed un mantello giallo; alla sinistra un santo in armi. Proseguendo nella Cripta si trovano tre figure con aureola, le cui teste sono state rimosse. Si presuppone le immagini fossero di Cristo con ai lati S. Giovanni Battista e S. Giovanni Evangelista. L'abside centrale della cripta presenta un Cristo, in piedi, vestito di una tunica bianca con un mantello d'oro con ai lati due arcangeli bizantini. Una rampa di scale conduce alla Cappella Principale. La Cappella Principale è costituita da un ambiente a volta a croce e spazi secondari con volta a botte. La volta a croce presenta una cornice centrale in cui, probabilmente, vi era una immagine di Cristo. Sono raffigurate nella Cappella: "L'Annunciazione", "La Visitazione", "L'adorazione dei Re Magi", "Il primo bagnetto di Gesù, con due levatrici" ed altre scene della vita di Cristo che si concludono con la Crocifissione. Dalla terrazza antistante la Cappella Principale si arriva alla Cappella di San Nicola. All'esterno di essa, sulla facciata che dà sul cortile principale, si può ammirare un medaglione con "La Mano di Dio" e verso il medaglione, due figure di "Angeli Osannati". Nell'abside della Cappella l'immagine della "Vergine Maria col Bambino", alla cui destra c'è "San Paolino" e a sinistra "San Nicola", ambedue identificati per una iscrizione. Entrambe le figure sono in abiti vescovili e portano un libro. Sull'arco dell'abside "San Giovanni Evangelista" e "San Giovanni Battista". Tra gli affreschi presenti: "Storia di mare" in cui S. Nicola salva tre uomini da una esecuzione; "San Nicola appare a Costantino" e "San Nicola appare ad Abalabio". Sia gli affreschi della Cappella principale sia quelli della Cappella di S. Nicola sono databili nell'XI secolo ove li troviamo nella villa del più nobile della città, Manuel Sorrentino<ref>[http://www.aziendaturismo-maiori.it/percorsi/celeste.htm Complesso monastico di Santa Maria Olearia]</ref>.
*;Chiesa Conventoe convento di Santa Maria della Pietà e la chiesa delle ClarissePietà”: laLa casa del Convento di Santa Maria della Pietà ebbe inizio in data 27 settembre [[1515]]. In questa data il dottor Luca Staibano inserisce nel suo testamento il trasferimento di un casamento con giardino al Comune di Maiori che determinava che venisse fondato un monastero di monache clarisse. Circa quattro anni più tardi furono iniziati i lavori che terminarono attorno al [[1530]]. Venne quindi fondato il Monasterium S. Luca seu Pitatis Ordini S. Francisci Obsrvantiae della Pietà. Donzelle nobili poterono entrare nel convento e nel [[1661]] il numero di esse era già salito a quindici. Tra di esse si possono trovare i nomi delle famiglie più note: de Ponte, Aurisicchio, Confalone. Nella piccola chiesa, ricca di opere artistiche, appartenente al convento sono, tra l'altro, presenti opere di [[Girolamo Cenatiempo]] e [[Nicola Vaccaro]]. A causa della [[Eversione dell'asse ecclesiastico|soppressione dei patrimoni ecclesiastici]] nel [[1866]] il complesso passò allo Stato e poi al Comune di Maiori. In data 1º settembre [[1932]] il complesso passò alle Suore di Pompei.
 
=== Architetture civili ===