Armée du Danube: differenze tra le versioni

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I pianificatori militari di Parigi avevano compreso che il controllo del nord della valle del Reno, dei territori tedeschi del sud-ovest e della Svizzera erano di importanza strategica vitale per la difesa della Repubblica. I passi e l'[[altopiano svizzero|altopiano]] svizzeri consentivano un rapido accesso al nord Italia e alla valle del Danubio, di conseguenza l'esercito che ne avesse mantenuto il possesso avrebbe potuto spostare le truppe da e per i teatri bellici del nord e del sud con rapidità. Il Reno costituiva un ostacolo formidabile per quella che i francesi paventavano come una probabile aggressione austriaca su quel confine, e la nazione che ne avesse controllato gli attraversamenti sarebbe stata in grado di controllare il fiume stesso. Infine, il controllo del corso superiore del [[Danubio]] avrebbe permesso alla Francia di spostare agevolmente le sue truppe dall'Italia fino al [[Mare del Nord]], o in qualsiasi punto in mezzo che offrisse un grande valore strategico<ref>{{cita|Rothenberg|pp. 70-74.}}</ref>.
 
[[File:Jourdan l.jpg|250px|left|alt=Jean-Baptiste Jourdan|thumb|Il maresciallo Jean-Baptiste Jourdan.]]
A questo scopo, nel primi di novembre 1798 Jourdan arrivò a [[Huningue|Hüningen]], vicino alla città svizzera di [[Basilea]], per prendere il comando dell'Armata di Osservazione, così chiamata perché la sua funzione era quella di osservare la sicurezza del confine francese sul Reno. Una volta sul posto, Jourdan iniziò la valutazione della qualità e della disposizione delle forze ai suoi ordini e a individuare i rifornimenti e il numero di uomini necessari. Trovò l'armata del tutto inadeguata ai compiti ai quali era stata assegnata. Secondo il generale francese anche le armate di supporto, l'Armata di Helvetia (di stanza in Svizzera) e quella di Magonza, erano ugualmente a corto di uomini, materiali di consumo, munizioni e carenti di addestramento. Jourdan documentò assiduamente queste mancanze, sottolineando in una lunga corrispondenza con il Direttorio le nefaste conseguenze dell'impiego di un esercito sotto-equipaggiato e scarsamente provvisto; le sue petizioni sembrarono però avere poco effetto sul Direttorio che non inviò nessun significativo rinforzo di uomini né forniture supplementari<ref>{{cita|Jourdan|pp. 69-90.}}</ref>.
 
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|Mutamenti_territoriali =
|Esito= Ritirata francese
|Schieramento1= [[File:Flag of France.svg{{Bandiera|border|20px]]FRA}} [[Prima Repubblica francese]]
|Schieramento2= {{Sacro Romano Impero}}
|Comandante1= [[File:Flag of France.svg{{Bandiera|border|20px]]FRA}} [[Jean-Baptiste Jourdan]]
|Comandante2= [[File:Banner of the Holy Roman Emperor (after 1400).svg|border|20px]] [[Carlo d'Asburgo-Teschen|Arciduca Carlo]]
|Effettivi1= 18&nbsp;000 c.ca
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|Mutamenti_territoriali =
|Esito= Vittoria austriaca e ritiro francese dalla regione
|Schieramento1= [[File:Flag of France.svg{{Bandiera|border|20px]]FRA}} [[Prima Repubblica francese]]
|Schieramento2= {{Sacro Romano Impero}}
|Comandante1= [[File:Flag of France.svg{{Bandiera|border|20px]]FRA}} [[Jean-Baptiste Jourdan]]
|Comandante2= [[File:Banner of the Holy Roman Emperor (after 1400).svg|border|20px]] [[Carlo d'Asburgo-Teschen|Arciduca Carlo]]
|Effettivi1= 35&nbsp;000 c.ca
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|Mutamenti_territoriali =
|Esito= Decisiva vittoria austriaca
|Schieramento1= [[File:Flag of France.svg{{Bandiera|border|20px]]FRA}} [[Prima Repubblica francese]]
|Schieramento2= {{Sacro Romano Impero}}
|Comandante1= [[File:Flag of France.svg{{Bandiera|border|20px]]FRA}} [[Michel Ney]], al comando dei soldati dell'Armata del Danubio
|Comandante2= [[File:Banner of the Holy Roman Emperor (after 1400).svg|border|20px]] [[Friedrich von Hotze]]<br />[[Friedrich August Joseph von Nauendorf]]
|Effettivi1= 7&nbsp;000 c.ca
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|Mutamenti_territoriali =
|Esito= Vittoria austriaca
|Schieramento1= [[File:Flag of France.svg{{Bandiera|border|20px]]FRA}} [[Prima Repubblica francese]]
|Schieramento2= {{Sacro Romano Impero}}
|Comandante1= [[File:Flag of France.svg{{Bandiera|border|20px]]FRA}} [[Andrea Massena]]
|Comandante2= [[File:Banner of the Holy Roman Emperor (after 1400).svg|border|20px]] [[Carlo d'Asburgo-Teschen]]<br />[[Friedrich Hotze]]
|Effettivi1 = 30.000 uomini
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Nella prima battaglia di Zurigo, tra il 4 e il 7 giugno 1799, circa 45.000 francesi e 53.000 austriaci si scontrarono sulle pianure intorno alla città. All'ala sinistra Hotze schierava 20 battaglioni di fanteria, più il supporto dell'artiglieria, e 27 squadroni di cavalleria, per un totale di 19.000 uomini. All'ala destra il generale Friedrich Joseph, Conte di Nauendorf ne comandava altri 18.000<ref>{{cita|Smith|p. 158}}</ref>. Nella battaglia entrambe le parti pagarono un caro prezzo; sul versante francese il generale di brigata Cherin rimase ucciso, mentre su quello austriaco il ''Feldzeugmeister'' (generale di fanteria) [[Olivier Remigius von Wallis auf Carrighmain]] perse la vita cinque settimane dopo, il 9 luglio 1799, per le ferite riportate. Tra le file francesi si contarono 500 morti, 800 feriti e 300 prigionieri; tra quelle austriache, 730 morti, 1.470 feriti e 2.200 catturati. Inoltre, quando gli austriaci si impadronirono delle posizioni francesi in città, catturarono anche oltre 150 cannoni<ref>Smith riferisce che il numero delle vittime rimase oggetto di controversia.{{cita|Smith|p. 158}}</ref>. In definitiva, il generale francese Andrea Massena cedette la città agli austriaci dell'arciduca Carlo e si ritirò al di là della [[Limmat]], dove provvide a fortificare le sue posizioni<ref>{{cita|Blanning|pp. 233–234.}}</ref>. Le forze di Hotze ne disturbarono comunque la ritirata, e si assicurarono la riva opposta del fiume<ref>{{cita web|autore=Jens-Florian Ebert|titolo=Feldmarschall-Leutnant Freiherr von Hotze in "Die Österreichischen Generäle 1792-1815"|url=http://www.napoleon-online.de/AU_Generale/html/hotze.html|sito=napoleon-online.de|accesso= 9 aprile 2015|lingua= tedesco}}; {{cita|Blanning|pp. 233–34.}}</ref>. Nonostante le aggressive manovre di Hotze a disturbo della ritirata francese, l'arciduca Carlo rinunciò all'inseguimento; Massena si stabilì quindi sulla sponda opposta della Limmat, senza alcuna minaccia da parte del corpo principale dell'esercito austriaco, con grande irritazione dell'ufficiale di collegamento russo, [[Aleksandr Ivanovič Osterman-Tolstoj]]<ref>{{cita|Smith|p. 158.}}</ref>.
 
Il 14 agosto 1799 una forza russa di 6.000 cavalieri, 20.000 fanti e 1.600 cosacchi, al comando del generale [[Aleksandr Michajlovič Rimskij-Korsakov]], si unì a quelle dell'arciduca Carlo a Sciaffusa{{#tag:ref|Nel frattempo un'altra forza mista austro-russa di circa 40.000 soldati, al comando del generale [[Alexander Suvorov]], si preparava a marciare in Svizzera dal nord Italia seguendo un percorso diverso<ref>{{cita|Rothenberg|p. 74.}}</ref>.|group=N}}. In una operazione di concerto con i russi, le truppe austriache tentarono di circondare il piccolo esercito di Massena sulle rive della Limmat, dove si era rifugiato nella primavera precedente. {{cnCitazione necessaria|Per contrastare questa operazione, il generale [[Claude Lecourbe]] sferrò un attacco contro i ponti di barche sulle quali gli austriaci avevano attraversato il Reno, distruggendone la maggior parte e rendendo il resto inutilizzabile.}}
 
Prima che Carlo potesse riorganizzarsi, gli ordini pervenuti dal [[Consiglio di guerra di Corte|Consiglio aulico]], il consiglio imperiale di Vienna responsabile della condotta della guerra, stravolsero i suoi piani: le truppe di Carlo avrebbero dovuto lasciare Zurigo nelle apparentemente capaci mani di Korsakov, riattraversare il Reno e marciare a nord verso [[Magonza]]<ref>{{cita|Blanning|p. 252.}}</ref>. Carlo cercò di prendere tempo finché poté, ma alla fine dovette cedere agli ordini di Vienna. Di conseguenza le truppe russe sotto un generale alle prime armi sostituirono le truppe austriache e il loro esperto comandante esperto nel controllo di una città di grande importanza strategica. L'arciduca ritirò la sua forza a nord del Reno e marciò lentamente verso Magonza. In Italia, il generalissimo russo, Alexander Suvorov, si dichiarò inorridito quando fu informato di questa notizia. Egli bisognava di una presenza austro-russa stabile in Svizzera per proteggere il suo fianco e pianificava di unirsi a questo esercito a settembre o al più tardi in ottobre<ref name="Longworth270">{{cita|Longworth|p. 270}}</ref><ref>{{cita web|url=http://adjudant.ru/suvorov/bogdanovich1799-74.htm Bogdanovich|sito=http://adjudant.ru|titolo=''Походы Суворова в Италии и Швейцарии'' (Le campagne di Suvorov in Italia e in Svizzera) |editore=Bogdanovich |città=San Pietroburgo |data=1846 |accesso=14 dicembre 2014 |lingua=russo}}.</ref>. Sebbene alla fine l'ordine dato a Carlo di attraversare il Reno e marciare verso nord subì un contrordine, quando tali istruzioni lo raggiunsero, egli era ormai troppo lontano per tornare a Zurigo in tempo utile<ref>{{cita|Blanning|p. 253.}}</ref>.
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|Mutamenti_territoriali =
|Esito= Vittoria francese decisiva
|Schieramento1= [[File:Flag of France.svg{{Bandiera|border|20px]]FRA}} [[Prima Repubblica francese]]
|Schieramento2= {{Sacro Romano Impero}}
|Comandante1= [[File:Flag of France.svg{{Bandiera|border|20px]]FRA}} [[Andrea Massena]]
|Comandante2= [[File:Banner of the Holy Roman Emperor (after 1400).svg|border|20px]][[Alexander Korsakov]]<br />[[Friedrich von Hotze]]
|Effettivi1 = 75.000 uomini
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* {{cita libro|autore=John D.D. Young|titolo=A History of the Commencement, Progress, and Termination of the Late War between Great Britain and France which continued from the first day of February 1793 to the first of October 1801, In two volumes - Vol. 2|città=Edinburgo|editore=Turnbull|anno=1802|lingua=en|cid=Young}}
 
{{portale|guerra|guerre napoleoniche|Storiastoria}}
 
[[Categoria:Forze armate francesi storiche|guerre rivoluzionarie francesi]]