Scuola musicale napoletana: differenze tra le versioni

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Quest'Accademia fu molto importante per lo sviluppo della musica in Italia ma soprattutto determinò le basi della nascente Scuola Musicale Napoletana.Nel percorso che ci separa dal periodo aureo della musica a Napoli, basta citare la presenza in Città di [[Orlando di Lasso]], [[Pomponio Nenna]], [[Jean de Macque]], [[Stefano Felis]], [[Diego Ortiz]], [[Francisco de Salinas]], [[Giovanni Domenico del Giovane da Nola]], [[Gian Leonardo dell’Arpa]] e la copiosa mole di musica scritta, addirittura con un'inedita forma la “Villanella”
o Canzone Napolitana”, per spiegare la portata di quello che avverrà. In questo periodo si riscontrano a Napoli rappresentazioni di ''“Commedie in musica”''ad opera dell’''Accademia dei Sereni'' a cui parteciparono i massimi esponenti della musica presenti in città.Per avvalorare ancora di più l'utilizzo speculativo del fenomeno musica, fatto dalla nascente Scuola Musicale Napoletana, parliamo ancora della pubblicazione di numerosi trattati - tra cui quelli di [[Luigi Dentice]] che pubblicò nel [[1552]] in Napoli'' Due dialoghi sulla musica ''oltre a ''La cura dei mali colla musica, ''[[Scipione Cerreto]], che nel [[1601]] pubblicò in Napoli'' La prattica musica vocale, et strumentale'' in cui è citato [[Fabrizio Gaetano]] tra gli eminenti organisti napoletani,'' ''[[Fabio Colonna]], che nel [[1618]] diede alla luce in Napoli tre libri ''Sulla sambuca lìncea overo dell'istromento musico perfetto''' '''''in cui si descrive uno strumento a cinquanta corde il Pentecontachordon, una spinetta con una tastiera a cinque ordini di tasti, [[Pietro Cerone]] autore del trattato ''Le regole più necessarie per l'introduttione del canto fermo'' stampato a Napoli nel 1609 - ma soprattutto dell'attività a Napoli di un genio della musica: [[Carlo Gesualdo da Venosa]] e della sua Camerata di cui faceva parte [[Giovanni Leonardo Primavera]], Scipione Dentice, [[Giovanni Maria Trabaci]] [[Giovanni Maria Sabino]] maestro di [[Francesco Provenzale]] presso il Conservatorio della Pietà dei Turchini.Nella seconda metà del Cinquecento, la commedia dell'arte a Napoli si fonde con la musica.
 
Successivamente, con l'arrivo e la permanenza a Napoli dei Febi Armonici, si consolida la commedia musicale in tutte le sue forme che sarà imitata ed esportata in tutta Europa nei successivi due secoli.''' '''E in questo clima culturale che negli immediati anni a venire Napoli si impone come capitale della musica strumentale con la presenza attiva in Città di [[Gaspar Sanz]] e [[Domenico Scarlatti]].Napoli: questo fervore culturale, questa gioiosa partecipazione alla musica, l'esistenza di luoghi preposti allo studio della stessa, l'introito derivante dalle prestazioni artistiche degli “angiulilli” favoriscono il potenziamento dell'istruzione musicale dei Conservatori. I “gestori” dei Conservatori, avevano scoperto che gli introiti derivanti dalle prestazioni artistiche degli allievi, che “sonorizzavano” cerimonie religiose di tutti i tipi, feste e ricorrenze, sommati al generoso e costante sostegno dei benefattori, davano allo stesso la possibilità di migliorare la qualità dell'ospitalità. Così potenziarono l'insegnamento della musica coinvolgendo Maestri di chiara fama, che favorirono inoltre la possibilità di accesso anche ad allievi non indigenti, che per frequentare il Conservatorio, dovevano pagare una retta. I Conservatori sono quindi il ''luogo fisico'' della nascita della Scuola Musicale Napoletana.<ref>{{Cita libro|autore = Enzo Amato|titolo = La musica del Sole|anno = 2012|editore = Controcorrente|città = Napoli}}</ref>
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* l'utilizzo dei ''concertati'' per terminare ogni atto.
 
Alessandro Scarlatti, che intanto divenne maestro della [[Realereale cappella del tesoroTesoro di Sansan Gennaro|cappella reale di Napoli]], raggiunse ben presto una certa fama che si diffuse in tutta [[Europa]]. La sua figura fu talmente importante da influenzare molti compositori che l'hanno seguito.
 
Gli elementi introdotti da Scarlatti, caratterizzeranno l'[[opera seria]] dei secoli a seguire. Napoli diventa così un fattore essenziale nell'istruzione musicale. Diviene una tappa fondamentale per i giovani compositori europei (tra i quali anche [[Georg Friedrich Händel|Händel]] e [[Christoph Willibald Gluck|Gluck]]) in cerca di perfezionamenti tecnici, fama e denaro.