Guerra cristera: differenze tra le versioni
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Nel [[XX secolo]] divennero sempre più frequenti le violenze, tollerate dalle autorità, nei confronti dei cattolici: nel [[1915]] vennero assassinati ben 160 sacerdoti<ref>{{cita web|url=http://www.mexconnect.com/articles/286-cristero-rebellion-part-1-toward-the-abyss |autore=Jim Tuck |lingua={{en}} |titolo=Cristero Rebellion: part 1 - toward the abyss |data=1 agosto 1997 |sito=mexconnect.com}}</ref>. Nel [[1921]] un attentatore tentò di distruggere il mantello con l'immagine della [[Nostra Signora di Guadalupe|Madonna di Guadalupe]], conservato nell'omonimo santuario. La bomba, nascosta in un mazzo di fiori deposto vicino all'altare, produsse gravi danni alla basilica, ma il mantello rimase intatto.<ref>{{cita libro|nome=Claudio |cognome=Perfetti |titolo=Guadalupe. La tilma della Morenita (Messico 1931) |edizione=2ª ed. |editore=[[Edizioni Paoline]] |città=[[Cinisello Balsamo]] |anno=1988}}</ref>
Nel [[1926]] il presidente [[Plutarco Elías Calles]], fortemente anticattolico ({{
Calles, inoltre, impose agli impiegati cattolici di scegliere tra la rinuncia alla propria fede o la perdita del posto di lavoro<ref>Su 400 maestri di Guadalajara, ben 389 preferirono essere destituiti piuttosto che rinnegare la fede (''Il Timone'' n. 14 luglio/Agosto 2001)</ref>.
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I cattolici messicani, di concerto con il [[Vaticano]], risposero inizialmente con iniziative di protesta non violente, tra le quali il boicottaggio di tutti i prodotti di fabbricazione statale (ad esempio il consumo di tabacchi crollò del 74%) e dei mezzi pubblici, la presentazione di una petizione che raccolse 2 milioni di firme (su 15 milioni di abitanti) e l'istituzione di una ''Lega nazionale di difesa della libertà religiosa''. Il governo non diede alcuna risposta e la Chiesa decise infine di compiere un estremo gesto simbolico: la sospensione totale del culto pubblico. A partire dal 1º agosto 1926, in tutto il Messico non si sarebbe più celebrata la [[Messa]] né i [[sacramenti]], se non clandestinamente<ref name="Krauze, Enrique 1996. Page 436-437"/><ref name="webpages.cegs.itesm.mx"/>.
Subito dopo, scoppiarono focolai di rivolta armata in tutto il paese. L'esercito, {{
Nello stesso anno si formò un vero e proprio esercito ribelle, composto da giovani, contadini e operai, studenti e impiegati, forte di 12.000 uomini, che aumentarono fino a 25.000 nel [[1928]] e raggiunsero il numero di 50.000 uomini nel [[1929]]<ref name="webpages.cegs.itesm.mx"/>, al comando del generale [[Enrique Gorostieta Velarde]]; questi morirà in combattimento il 2 giugno [[1929]], poche settimane prima della fine del conflitto. Le bandiere degli insorti recavano il motto ''¡Viva Cristo Rey!'' e l'effigie della [[Nostra Signora di Guadalupe|Madonna di Guadalupe]]; quotidianamente si recitava il [[Rosario]] e, se possibile, si celebrava la Messa; prima di addormentarsi si cantava l'inno ''Tropas de Maria'' (Truppe di Maria). All'esercito si affiancavano le ''brigate Santa Giovanna d'Arco'', formazioni paramilitari femminili che giunsero a contare 25.000 membri, tra cui anche giovani di soli 14 anni. I ribelli, chiamati ''cristeros'', prestavano questo giuramento:
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[[File:Cristeroscolgados.jpg|left|thumb|Cristeros impiccati nello stato di [[Jalisco]]]]
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Questo portò ad una ripresa delle persecuzioni contro gli insorti: numerosi laici e membri del clero vennero esiliati e molti ''Cristeros'', appena deposte le armi, furono arrestati e fucilati<ref name="buscabiografias.com">{{cita web|url=http://www.buscabiografias.com/biografia/verDetalle/8944/Plutarco%20Elias%20Calles |lingua={{es}} |titolo=Plutarco Elías Calles |sito=buscabiografias.com}}</ref>. {{
Gli effetti della guerra sulla Chiesa furono profondi. Tra il 1926 e il 1934 gran parte dei sacerdoti messicani furono uccisi o espulsi. A fronte di 4.500 sacerdoti che officiavano prima della ribellione, nel 1934 erano concesse solo 334 licenze da parte del governo per servire 15 milioni di fedeli<ref name="Blood-Drenched Altars" /><ref>{{cita libro|cognome=Hodges |nome=Donald Clark |url=http://books.google.com/books?id=7prW3gXbFRgC&dq |titolo=Mexico, the end of the revolution |lingua={{en}}|p=50 |editore=Greenwood Publishing Group|anno=2002}}</ref>. Tutti gli altri erano stati eliminati con l'emigrazione, l'espulsione e l'assassinio<ref name="Blood-Drenched Altars"/><ref>{{cita libro|cognome=Scheina |nome=Robert L. |url=http://books.google.com/books?id=8aWQ_7oKJfkC&pg=PA33&lpg=PA33&dq=cristero+war+priests+killed&source=web&ots=YNDpLM2ukb&sig=YWccvtnJKnSpaI15bTHCOX3zoyc#PPA33,M1 |titolo=Latin America's Wars: The Age of the Caudillo, 1791–1899 |lingua={{en}} |p=33 |anno=2003 |ISBN=978-1-57488-452-4}}</ref>. Nel 1935, ben 17 Stati del Messico non avevano nessun sacerdote<ref>{{cita libro|cognome=Ruiz|nome=Ramón Eduardo |url=http://books.google.com/books?id=AfdjWl1xKpwC&pg=PA392&dq=Tom%C3%A1s+Garrido+Canabal&as_brr=3&sig=HkfPtdqMt3qrdcMuprgfjnfnq60 |titolo=Triumphs and Tragedy: A History of the Mexican People |lingua={{en}} |p=393 |città=[[New York]] |editore=W. W. Norton & Company |anno=1993|ISBN=978-0-393-31066-5}}</ref>.
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