Massimiliano I d'Asburgo: differenze tra le versioni

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Federico III e Carlo I si incontrarono presso [[Treviri]], ma il loro accordo sfumò a causa dell'incertezza dell'imperatore.<ref>Wheatcroft, p.77</ref> Intanto però Massimiliano e la figlia del duca, [[Maria di Borgogna|Maria]], si erano visti e avevano avuto l'opportunità di conoscersi e di piacersi.<ref>Gerosa, p.20</ref>
 
Di lì a qualche anno tuttavia Carlo il Temerario morì in battaglia sotto le mura della città di [[Nancy]], appenache conquistatastava dallecercando suedisperatamente truppedi riconquistare e Maria si trovò a essere l'unica erede di tutta la fortuna paterna, e in un clima così ostile che la città di Gand fece giustiziare due stretti collaboratori del defunto duca, Hugonet e Humbercourt. Circondata da nemici, primi fra tutti gli agenti e i nobili al servizio del [[re di Francia]] [[Luigi XI di Francia|Luigi XI]], Maria si chiuse con pochi servitori fedeli nella città di [[Gand]], attendendo l'arrivo di Massimiliano e dell'esercito imperiale. Dopo alcuni problemi legati a una scarsa disponibilità finanziaria (costante comune nella vita di Massimiliano), partì e giunse nei Paesi Bassi dove si ritrovò circondato dal favore popolare: nel giugno 1477 Massimiliano giunse a Gand e il 18 luglio [[1477]] sposò Maria.
 
L'arciduca si mise alla testa del suo esercito e riportò l'ordine in terra borgognona sconfiggendo Luigi XI, che aveva tentato di organizzare rivolte nelle Fiandre per ribaltare l'autorità dei giovani sposi, nella battaglia di [[Enguinegatte|Guinegatte]] del 17 agosto [[1479]]. In parte il successo fu dovuto all'abilità tattica dell'Asburgo, ma anche alla tattica militare applicata, che prevedeva la cavalleria inserita tra la fanteria<ref>O. von Habsburg, ''Carlo V'', Genova, ECIG, 1993, p.45</ref>