Remo (nautica): differenze tra le versioni

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'''Il remo è leva di primo genere quando la pala viene tolta dall'acqua per essere portata alle spalle del rematore; in quel momento il fulcro sta sullo scalmo, la resistenza è quella dell'aria che la pala attraversa prima di ritornare ad essere immersa.'''
'''Il remo è leva di secondo genere quando la pala è immersa nell'acqua; l'acqua ostacola il movimento della pala, che sostanzialmente sta ferma, e quindi il fulcro si troverà sulla pala stessa; la resistenza, rappresentata dalla inerzia della barca, verrà trasmessa dallo scalmo al remo.'''}
Non capisco l'accanimento con cui si vuole trasformare la più elementare ed evidente leva di 1° genere in una di 2° genere. Il remo è una leva utilizzata da un rematore solidale con la barca, e quindi anche con gli scalmi. Per lui quindi gli scalmi sono in ogni caso fermi. La sua azione consiste nello "spingere" l'acqua indietro, ottenendo come effetto - visto da un'osservatore esterno - che la barca si sposta in direzione opposta (per il noto principio di azione e reazione). E'È vantaggiosa quando il braccio della potenza (dallo scalmo alle mani) è più lungo di quello della resistenza (dallo scalmo alla pala). E'È svantaggiosa in caso contrario. Chiunque ha provato, sa che è praticamente impossibile remare impugnando il remo in prossimità dello scalmo: il remo non si muove perché il rapporto fra i due bracci (Potenza/Resistenza) tende a zero. Controprova: se fosse una leva di 2° genere, sarebbe sempre vantaggiosa; impugnando il remo in prossimità dello scalmo la leva avrebbe un rapporto fra i bracci prossimo all'unità, quindi sarebbe una leva praticamente neutra. Provate a remare tirando (o spingendo) il remo nel punto in cui è inserito nello scalmo!
 
==Uso==