Infiammazione cronica: differenze tra le versioni

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[[File:Hypersensitivity pneumonitis intermed mag.jpg|thumb|[[Infiammazione]] cronica [[interstiziale]] (principalmente [[linfociti]] e [[granulomi]]) in un quadro di [[polmonite da ipersensibilità]] caratterizzato da [[fibrosi]] e [[alveolite (pneumologia)|alveolite]]]]
L''''infiammazione cronica''', in [[medicina]], è un [[processo flogistico]] di lunga durata in cui coesistono l'infiammazione attiva, la distruzione tissutale e i tentativi di riparazione. Le infiammazioni croniche possono derivare da una persistenza degli antigeni flogogeni in seguito ad un'infiammazione acuta non completamente risolta; è possibile che tali agenti non siano raggiungibili da parte dei sistemi di difesa, oppure che le sostanze litiche non siano in grado di digerirli. L'indice di cronicità dell'infiammazione è dato dalla quantità di [[tessuto di granulazione]] che è stato formato dai fibroblasti e dal livello della [[linfocitosi]] sviluppatasi.
 
È tuttavia più frequente che un'infiammazione cronica nasca già cronica: questo genere di reazione vede una prevalenza dei fenomeni cellulari (richiamo chemiotattico di cellule infiammatorie) su quelli vascolari (iperemia), che sono talvolta assenti. I [[granulociti neutrofili]] sono sempre meno coinvolti man mano che la cronicizzazione è più spiccata, mentre il tessuto di granulazione, l'[[angiogenesi]] e l'accumulo degli altri leucociti caratterizzano anche le infiammazioni croniche.