Tolagnaro: differenze tra le versioni

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Oggi gran parte della città è nelle mani di [[Jean de Heaulme]], proprietario di diversi alberghi di lusso, della riserva di Berenty e di gran parte del terreno.
 
==Storia==
[[File:Fort Dauphin porto vecchio.JPG|thumb|left|Veduta del porto vecchio]]
 
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==Storia==
La città di Tolagnaro nacque come insediamento [[Europa|europeo]]. I primi ad accamparsi qui furono un gruppo di naufraghi [[Portogallo|portoghesi]], poi cacciati dalla popolazione locale [[Antanosy]]. Nel [[1642]] giunsero i [[Francia|francesi]] della [[Compagnia Francese delle Indie Orientali]], con una spedizione guidata da un certo Sieur Pronis, passato alla storia come persona non proprio integerrima. I coloni costruirono nel [[1643]] l'insediamento che battezzarono "Fort Dauphin" in onore del "Delfino", il principe di [[Francia]], ovvero il futuro [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]]. I coloni (circa un centinaio) non trovarono granché da produrre o commerciare, e soffrirono le malattie tropicali e i rapporti non semplici con gli Antanosy. Nonostante una buona convivenza iniziale (caratterizzata anche da matrimoni fra francesi ed esponenti della nobiltà malgascia), alla fine si giunse al conflitto; dopo uno scontro particolarmente cruento, i francesi sopravvissuti evacuarono, abbandonando definitivamente il forte nel [[1674]]. Uno di questi coloni rimpatriati era [[Étienne de Flacourt]], governatore francese del Madagascar per un breve periodo, a cui si deve l'omonimo [[Fort Flacourt]], di cui restano le rovine. Flacourt è ricordato anche per aver scritto la ''[[Histoire de la grande isle de Madagascar|Storia della grande isola del Madagascar]]'', un libro che rimase fino al [[XIX secolo]] una delle principali fonti di informazioni sul Madagascar. Qualche tempo dopo la fuga dei coloni di Pronis, i francesi tornarono a Fort Dauphin per istituirvi un porto per il [[tratta degli schiavi africani|commercio degli schiavi]]. Il porto si sviluppò e nel [[XIX secolo]] divenne parte della colonia francese in Madagascar.