Trasferimento in orbita geostazionaria: differenze tra le versioni

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Un<nowiki>'</nowiki>'''orbita di trasferimento geostazionaria''' (GTO) è una tipologia di [[trasferimento alla Hohmann]] relativo alla [[Terra]] tra un'[[orbita terrestre bassa]] (LEO) e un'[[orbita geostazionaria]] (GEO). È un'[[ellisse]] in cui il [[perigeo]] è un punto sull'orbita terrestre bassa e l'apogeo è alla stessa distanza dalla terra dell'orbita geostazionaria.
 
Più genericamente, un'orbita di trasferimento geostazionaria è un'orbita intermedia tra una [[un'orbita terrestre bassa]] e un'[[orbita geostazionaria]].
 
{{Chiarire|Un [[Vettore (astronautica)|vettore]] può trasferirsi in un'orbita di trasferimento geostazionaria accendendo un motore alla tangente della LEO per aumentarencio l'[[inclinazione orbitale|inclinazione]] della LEO (l'angolo tra il piano dell'orbita e il [[piano equatoriale]]) è determinato dalla [[latitudine]] del luogo di lancio e dalla direzione del lancio.}} L'[[Orbita geostazionaria]] mantiene la stessa inclinazione. Per ottenere un'orbita geostazionaria l'inclinazione deve essere ridotta a zero. Quest'operazione viene eseguita alla quota di Orbita geostazionaria perché richiede meno energia che la stessa operazione a quota di LEO. Questo perché il Δv necessario per un certo cambio di inclinazione dell'orbita Δi è direttamente proporzionale alla velocità orbitale, che è minore all'[[Apogeo (astronomia)|apogeo]] dell'orbita. Il ΔV necessario per un cambio di inclinazione sia nel [[Nodo ascendente]] sia nel [[Nodo discendente]] è calcolato nel seguente modo: