Galli: differenze tra le versioni

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Il dominio romano sulla regione poté dirsi compiuto solo nel [[58 a.C.|58]]-[[51 a.C.]] grazie alle campagne di [[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]], che sconfisse le tribù celtiche in Gallia e nelle [[Isole britanniche]] e descrisse le sue esperienze nel ''[[De bello Gallico]]'' (in [[lingua italiana|italiano]], ''Della guerra gallica'' o ''La guerra gallica''). In questa guerra Cesare si avvalse anche dell'alleanza di molte popolazioni della Gallia, che ottenne in cambio di una serie di concessioni, successivamente non avallate dal [[Senato romano]]; fra queste, l'estensione del [[diritto latino]]. Al ritorno dalla guerra, Roma si rifiutò di onorare il patto, dato che l'estensione del diritto latino ai Galli avrebbe comportato il riconoscimento di uno status che li avrebbe quasi equiparati ai cittadini romani{{citazione necessaria}}. Qualche anno più tardi, fu lo stesso Giulio Cesare, uscito nel frattempo vittorioso dalla [[Guerra civile tra Cesare e Pompeo|guerra civile]], che concesse la [[cittadinanza romana]] e fece distribuire terre ai veterani galli che lo avevano seguito. Fu sempre Cesare che decise di costituire la prima legione non italica dell'esercito romano, la [[Legio V Alaudae]] o Legio Gallica, interamente formata da guerrieri galli{{citazione necessaria}}.
 
L'intera regione venne divisa in età augustea in [[Provincia Romana|province]], che originariamente erano quattro: la [[Gallia Narbonensis]], la [[Gallia Aquitania]], la [[Gallia Belgica]] e la [[Gallia Lugdunensis]] la cui capitale era ''[[LioneLugdunum]] (''Lugdunum'' ([[Lione]]).
 
La situazione della [[Gallia]] indipendente era caratterizzata soprattutto dall'assenza di veri e propri centri cittadini, paragonabili a quelli del mondo greco-romano, e dall'organizzazione per tribù, che impediva necessariamente la formazione di una solida struttura statale. Ciò serve a spiegare sia il successo ottenuto da Cesare con forze relativamente esigue, sia l'esito diversissimo della dominazione romana in Occidente rispetto a quella stabilita in Oriente. In [[Grecia]] ed in Asia Minore le legioni dell'Urbe poterono imporsi, ma in definitiva la signoria di Roma fu, in quei paesi di antica civiltà, poco più di una lunga parentesi; in Gallia invece la romanizzazione ebbe effetti permanenti ed irreversibili.<ref>Augusto Camera Renato Fabietti "Elementi di storia antica volume 2", pp 217, 218.</ref>