Kenpō: differenze tra le versioni
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Il {{nihongo|'''kenpō'''|拳法||pron. {{IPA|[ke̞mpo̞ː]}}}},
''Kenpō'' è un vocabolo == Origini ==
Vi sono due teorie riguardo l'origine del kenpō: la prima lo vede come un'arte marziale giapponese nata nel [[1932]] ad opera del maestro [[M. Sawayama]]; la seconda ritiene le sue origini più antiche e lo considera un'arte marziale cinese praticata già nel [[VII secolo a.C.]] e introdotta ad [[Okinawa]] intorno al [[1600]]. Il ruolo del [[Catai]] di [[Marco Polo]] fu importante nell'ambito della cultura asiatica.
Tra il [[V secolo d.C.]] e il [[VI secolo d.C.]] questo [[monaco buddista]] [[India|indiano]] di nome [[Bodhidharma]], conosciuto in [[Giappone]] come Daruma Taishi, giunse in [[Cina]], dove visse a lungo in un tempio: lo [[Shaolinsi]], considerato l'epicentro del kenpō
Le tecniche di kenpō
Le tecniche del kenpō sono: calci, pugni, proiezioni, lussazioni, leve articolari e combattimento corpo a corpo sia in piedi che a terra. Per i combattimenti s'indossano guantoni e speciali protezioni per il viso e il busto. Lo Shorinji Kenpō prevede anche l'insegnamento delle cadute con risalita in piedi imitando i [[Felidae|felini]]. Il Nippon kempō, scuola molto più giapponese (che punta cioè di più sull'efficacia rispetto all'estetica), presenta con due scuole di pensiero in Italia: il Nihon Nippon kempo e il Nippon kempo Kyokai.
Non esistono, in ogni caso, testi che possano provare questa teoria ma solamente leggende e tradizioni orali.
== Voci correlate ==
* [[Arti marziali]]
* [[
== Altri progetti ==
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