Gichin Funakoshi: differenze tra le versioni

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traduzione di "Il Karate non conosce primo attacco" in "Karate ni sente nashi"
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Le idee dei due maestri sono però piuttosto diverse, così come lo erano al tempo quelle di tutti gli altri maestri; non esisteva un sistema unificato di karate, ed ognuno personalizzava il proprio stile in base alle proprie esigenze. Nel 1921 l'[[imperatore del Giappone]] è in viaggio verso l'[[Europa]], e decide di far visita al piccolo distretto di Okinawa; qui durante la festa tenutasi per lui, incontra Funakoshi, che esegue delle tecniche dimostrative. L'anno dopo a [[Kyōto]] è in corso un'esposizione di arti marziali ed educazione fisica, e Funakoshi viene mandato per rappresentare l'isola. Qui incontra [[Jigoro Kano]] che lo invita a tenere una dimostrazione nel suo dojo a [[Tokyo]]; Kano è entusiasta dello stile mostratogli da Funakoshi, e rivestendo un importante carica all'interno del ministero dell'educazione, lo invita a rimanere per divulgare la sua arte. Funakoshi sentendo le parole di Kano, decide di rimanere a Tokyo per divulgare il karate; i primi tempi risiede in una piccola camera, e fa il portinaio all'interno dello stesso palazzo. Il palazzo in questione è in realtà un pensionato per studenti, e quindi le possibilità di trovare allievi erano molte di più.
 
Non riuscendo a vivere esclusivamente con lo stipendio di base, decide di chiedere in prestito una sala del palazzo inutilizzata e cominciare così i primi corsi di karate. All'inizio gli studenti sono molto pochi, ma nel giro di 2-3 anni, il numero aumenta considerevolmente, e si cominciano a creare molti club di karate, soprattutto fra le università. Nacque così il dojo Shotokan, costruito ad Okinawa, che significa "la casa nel fruscio della pineta": Shoto era infatti uno pseudonimo usato da Funakoshi quando, da giovane, scriveva poesie. Il dojo verrà distrutto nel corso della seconda guerra mondiale, e molti allievi moriranno. Nel dopoguerra però, alcuni degli allievi sopravvissuti tornano e ricostruiscono il dojo, così che Funakoshi possa ricominciare ad insegnare. In quegli anni Funakoshi scrive molti libri sulla filosofia del karate, ma il suo libro più importante sarà "Karate jutsu". Dopo la morte della moglie, torna a Tokyo all'età di 81 anni e scopre che molti suoi allievi lo aspettavano per conferirgli la carica di presidente delle Japan Karate Association: è il 1949. Agli inizi del 1951 però, cominciano a nascere le prime divergenze di opinioni all'interno della federazione e alcuni maestri la lasciano. Il numero degli allievi continua comunque ad aumentare. Gichin Funakoshi muore nell'aprile del 1957, all'età di 89 anni; sulla sua tomba fu scritto: "Il Karate non conosce primo attacco" (karate ni wasente saisho no kogeki o shitte imasunashi).
 
== Bibliografia ==