Goffredo Parise: differenze tra le versioni

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Goffredo appGoffredo Parise nasce a [[Vicenza]] l'8 dicembre del [[1929]]; la mamma Ida Wanda Bertoli, ragazza madre, cerca con grandi sacrifici di riempire il vuoto della mancanza del padre. Nel [[1937]] muore il nonno e la madre sposa il giornalista Osvaldo Parise, direttore del «Giornale di Vicenza»; il piccolo Goffredo, sempre alla ricerca di una figura paterna, gli si affeziona ed è ricambiato e Parise dopo otto direttoreanni enalo quindicennericonosce partecipacome alla [[Resistenza vicentina|resistenza]] in provincia di Vicenza; finita la [[Seconda guerra mondiale|guerra]] frequenta il liceo e in seguito si iscrive a vari indirizzi universitari senza arrivare mai a una laurea (sarà laureato «[[Laurea honoris causa|ad honorem]]» solo nel [[1986]] dall'[[Università degli Studi di Padova]])figlio.
dLa vita
 
Goffredo appena quindicenne partecipa alla [[Resistenza vicentina|resistenza]] in provincia di Vicenza; finita la [[Seconda guerra mondiale|guerra]] frequenta il liceo e in seguito si iscrive a vari indirizzi universitari senza arrivare mai a una laurea (sarà laureato «[[Laurea honoris causa|ad honorem]]» solo nel [[1986]] dall'[[Università degli Studi di Padova]]).
elanni lo riconosce come figlio.
 
Goffredo appGoffredo Parise nasce a [[Vicenza]] l'8 dicembre del [[1929]]; la mamma Ida Wanda Bertoli, ragazza madre, cerca con grandi sacrifici di riempire il vuoto della mancanza del padre. Nel [[1937]] muore il nonno e la madre sposa il giornalista Osvaldo Parise, «Giornale di Vicenza»; il piccolo Goffredo, sempre alla ricerca di una figura paterna, gli si affeziona ed è ricambiato e Parise dopo otto direttore ena quindicenne partecipa alla [[Resistenza vicentina|resistenza]] in provincia di Vicenza; finita la [[Seconda guerra mondiale|guerra]] frequenta il liceo e in seguito si iscrive a vari indirizzi universitari senza arrivare mai a una laurea (sarà laureato «[[Laurea honoris causa|ad honorem]]» solo nel [[1986]] dall'[[Università degli Studi di Padova]]).
 
Tramite alcune conoscenze il padre adottivo lo introduce al mondo della carta stampata. Goffredo incomincia a scrivere per quotidiani come ''[[Alto Adige (periodico)|Alto Adige]]'' di [[Bolzano]], ''[[l'Arena]]'' di [[Verona]] e il ''[[Corriere della Sera]]'' e in questo periodo il giovane capisce la sua vera passione: l'inclinazione a scrivere storie. Parise nel [[1950]] si trasferisce a Venezia e in una stanza in affitto scrive il suo primo libro, il «[[Cubismo|cubista]]» ''[[Il ragazzo morto e le comete]]'', pubblicato dall'amico [[Neri Pozza]] (il quale però suggerisce cambiamenti che Parise si rifiuta di fare).