Supercriminale: differenze tra le versioni

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Una caratteristica che i supercriminali non hanno in comune è la motivazione, ovvero le ragioni che li hanno spinti a diventare ciò che sono e ad agire in una determinata maniera.
 
*Classici del [[fantasy]] sono i signori oscuri, con uno smanioso desiderio di potere e sindrome di dio. [[Morgoth]], [[Sauron]], l'[[Palpatine|Imperatore Palpatine]], [[Voldemort]] ne sono degli esempi.
*[[Teschio Rosso]], [[Lex Luthor]], [[Freezer (Dragon Ball)|Freezer]] e molti altri sono ritratti come completamente malvagi e assetati di potere. Pochi scrittori li hanno ritratti con scampoli di umanità o voglia di redimersi. Questo approccio era comune nella [[Golden Age]] del fumetto, ma la generazione successiva di autori preferì creare criminali più simpatici. L'editore e autore [[Marvel Comics]], [[Stan Lee]], sosteneva che il lettore deve affezionarsi più ai cattivi che agli eroi{{Citazione necessaria}}.
*[[Dart Fener]], [[Evil Ernie]], i [[Mangiamorte]] e [[Venom (Marvel Comics)|Venom]] sono caduti sotto un'influenza corrotta. In alcuni casi, come il celebre finale di ''[[Guerre stellari - Il ritorno dello Jedi]]'', il personaggio riesce a liberarsi dall'influenza del proprio manipolatore e a riscattarsi.