Rusca (famiglia): differenze tra le versioni

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Per circa settanta anni, dopo la presa di Bellinzona da parte di Azzone Visconti, la famiglia Rusca non occupò una ruolo rilevante, fungendo soprattutto da funzionari e subalterni militari dei Visconti, o rimanendo sparsi a governare i loro feudi nel [[Sottoceneri]].
 
Alla morte di [[Giangaleazzo Visconti]] il [[ducato visconteo]] entrò in crisi, perciò nel 1403 Franchino Rusca rientrò a Como da Pisa (dove ricopriva la carica di governatore visconteo della città) cercando di approfittare della situazione critica, per imporre la propria signoria sulla sua città d'origine. Ma questo ed altri tentativi fallirono dinanzi all'abilità restauratrice del ducato paterno, da parte di [[Filippo Maria Visconti]]. Franchino quindi fu costretto a ritirarsi inizialmente a Lugano, dando vita per primo alla formazione nel Sottoceneri di una unità politica coerente<ref>G. Vismara, A. Cavanna, P. Vismara. "''Ticino Medioevale"'' Cap. VI pag. 203, ''Dai Visconti agli Sforza''. Dadò edit. Locarno. 1990</ref>.
 
Dalla prima metà del [[XV secolo]] la famiglia Rusca rinunciò definitivamente a Como ed in cambio venne infeudata di [[Locarno]] ed altre terre attorno all'alto Lago Maggiore, con il titolo di conti. Furono conti di Locarno sino al [[1513]], quando vennero estromessi dai confederati Svizzeri<ref>G.G. Nessi, ''Memorie storiche di Locarno'', Locarno 1854, [http://books.google.it/books?id=uKYUAAAAQAAJ&pg=PA97 pp. 97-106]</ref>. Dopo questa data ai Rusca rimase solo la Contea di Luino.