Rusca (famiglia): differenze tra le versioni
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Tra il [[1194]] e il [[1198]] tre esponenti di questa schiatta, [[Adamo Rusca|Adamo]], [[Loterio Rusca seniore|Loterio]] e [[Giovanni Rusca|Giovanni]], furono eletti [[console (storia medievale)|consoli]] della città lariana. In particolare il terzo di essi, Giovanni, si mise in mostra, nel [[1196]], in occasione di un [[trattato internazionale|trattato]] di pace tra Como e [[Milano]], tanto che di questa città venne nominato [[podestà]] nel [[1199]] e forse, successivamente, ebbe la stessa carica anche a [[Ferrara]]<ref>M.P. Alberzoni, ''Giacomo di Rondineto: contributo per una biografia'', in ''Sulle tracce degli Umiliati'', Milano 1997, [http://books.google.it/books?id=UCk19VJ63qEC&pg=PA124 p. 124]</ref>.
Il membro più celebre della casata fu in quegli anni turbolenti Franchino Rusca, che cercò di crearsi una propria signoria duratura. Franchino in particolare nel 1313 sbaragliò i rivali di sempre, quelli della famiglia Vitani, e divenne Capitano e signore generale del comune e del popolo di Como. Ma già nel 1335 Como cadde in mano di [[Azzone Visconti]] e ai Rusca venne lasciata la sola Bellinzona. Nel 1339 Franchino mori e infine Bellinzona, dopo un epico assedio con macchine belliche, nel 1340 venne conquistata definitivamente da Luchino e Giovanni Visconti<ref>G. Vismara, A. Cavanna, P. Vismara. ''Ticino Medioevale'' Cap. IV pag. 181, ''Fra Torriani e Visconti''. Dadò edit. Locarno. 1990</ref>.
Per circa settanta anni, dopo la presa di Bellinzona da parte viscontea, i membri della famiglia Rusca non occuparono un ruolo rilevante, fungendo soprattutto da funzionari e subalterni militari dei Visconti, o rimanendo sparsi a governare i loro feudi nel [[Sottoceneri]].
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