Lotta a calendario: differenze tra le versioni

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Per il primo trattamento si fa riferimento non alla data, bensì al ciclo fenologico della coltura agraria: in altri termini, sono le fasi fenologiche della pianta a definire la scansione temporale. Ad esempio, indipendentemente dalla data, in un fruttifero gli eventi notevoli per l'applicazione della lotta a calendario possono essere, secondo il contesto, l'ingrossamento delle gemme, l'inizio della fioritura, l'allegagione, l'inizio di accrescimento dei frutti, l'invaiatura, il riposo vegetativo. Tali eventi sono spesso svincolati dalle date perché le fasi fenologiche si differenziano in genere secondo la [[cultivar]] e secondo la regione. A parità di condizioni (cultivar e localizzazione geografica) la lotta a calendario può basarsi anche sulla data effettiva, per quanto possa tuttavia esserci una variabilità di anno in anno. Dopo il primo trattamento si fa riferimento allapersistenza del prodotto usato tenendo presente i seguenti elementi:
* Le [[pioggia|piogge]] possono dilavare i prodotti di copertura, pertanto può esserci la necessità di anticipare il trattamento prima della data prevista.
* La protezione degli organi in attivo accrescimento (frutti, germogli) richiede una maggiore frequenza dei trattamenti con prodotti di copertura, [[citotropico|citotropici]] e [[translaminare|translaminari]], perché dopo un certo intervallo di tempo una parte consistente di tali organi è esposta agli attacchi. Nel caso di prodotti [[sistemico|sistemici]] questo problema non si presenta se il principio attivo ha una traslocazione [[floema|floematica]] ascendente (es. l'[[Imidacloprid]]). In ogni modo la maggior parte dei sistemici ha una traslocazione [[xilema|xilematica]]floematica discendente, perciò non sono in grado di proteggere i nuovi getti.
* Per una protezione efficace non si deve fare riferimento all'[[intervallo di carenza]]. Per ragioni precauzionali, questo intervallo è più lungo della persistenza del prodotto, perciò gli intervalli fra un trattamento e il successivo devono essere inferiori all'intervallo di carenza. In ogni modo i trattamenti devono assolutamente essere sospesi, prima della raccolta, di un tempo non inferiore all'intervallo di carenza.
* I trattamenti si sospendono quando vengono meno i presupposti: la raccolta dei prodotti da proteggere, il sopraggiungere di condizioni ambientali che determinano con certezza la fine del rischio, ecc.