Abbé Pierre: differenze tra le versioni

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=== La vocazione ===
Nel [[1928]], all'età di sedici anni ha quello che egli stesso definì “un colpo di fulmine con [[Dio]]” durante una gita ad [[Assisi]], al Convento Le Carceri, avvertì forte la vocazione per la vita monacale.<ref name="Rep2">[http://www.repubblica.it/2007/01/sezioni/esteri/morto-abbe-pierre/la-biografia/la-biografia.html Rosaria Amato, «L'Abbé Pierre, dalla vocazione ad Assisi alla battaglia accanto ai poveri per la giustizia»], ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'', 22 gennaio [[2007]]</ref> Henri decise di entrare nell'ordine [[francescano]] dei [[frati minori cappuccini]]. I genitori, fieri, seppur consci del costo, della decisione del figlio, non lo ostacolarono.<ref name="Bos"/> Così nel [[1931]], dopo aver rinunciato alla sua parte del patrimonio familiare ed aver distribuito ai poveri quanto possedeva, prese i voti: entrò nel [[convento]] di [[Crest (Drôme)|Crest]] nel [[1932]], ove restò sino al [[1938]] studiando [[teologia]] e [[filosofia]].
 
Nell'ordine assunse il nome di "frate Philippe". Ordinato [[sacerdote]] nel [[1938]], nel [[1939]] fu costretto ad abbandonare la vita in convento per motivi di salute, dacché alcune infezioni ai [[polmoni]] di cui soffriva rendevano impossibile continuare la rigida vita francescana. Si trasferì quindi nell'[[Isère]], diventando [[cappellano]] dell'ospedale di [[La Mure]]; in seguito passò ad un [[orfanotrofio]] a [[Côte-Saint-André]]. Dopo essere stato ordinato [[prete]] il 24 agosto [[1938]], divenne [[curato]] presso la [[diocesi]] della [[cattedrale]] di [[Grenoble]], nell'aprile del '39 (alcuni mesi prima dell'[[Campagna di Polonia|invasione della Polonia]]): nello stesso anno verrà nominato [[vicario]] della stessa.<ref>[http://www.fondation-abbe-pierre.fr/abbe_pierre.html Fondation Abbé Pierre]</ref>
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==== Il decesso ====
L'abbé Pierre rimase attivo fino al giorno della [[morte]], il 22 gennaio [[2007]] all'[[ospedale militare]] di [[Val-de-Grâce]], a [[Parigi]], alle ore 05.25;<ref>http://www.repubblica.it/2007/01/sezioni/esteri/morto-abbe-pierre/morto-abbe-pierre/morto-abbe-pierre.htmla «Francia, è morto l'Abbé Pierre, difese i poveri e i rifugiati
», ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'', 22 gennaio [[2007]]</ref> la morte fu causata da un'infezione [[polmoni|polmonare]] per la quale si era ricoverato il 15 gennaio: aveva 94 anni. L'annuncio del decesso dell'Abbé fu dato da [[Martin Hirsch]], presidente dei [[Compagnons d'Emmaus]] di [[Francia]].
 
==== Attivista fino all'ultimo ====
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== Controversie ==
=== Rapporti con i movimenti di estrema sinistra ===
All'inizio degli anni ottanta l'abbé Pierre si batté per le condizioni di prigionia in cui si trovavano diversi sospetti brigatisti rossi, molti poi estradati in Francia e lì rimasti a lungo grazie alla cosiddetta "[[Dottrina Mitterrand]]". Soprattutto dedicò molta attenzione a [[Vanni Mulinaris]], amico di [[Renato Curcio]] e sospettato di appartenere alle Br, che fu incarcerato ma poi riconosciuto innocente al [[processo (diritto)|processo]]. In seguito alla morte, nel gennaio [[2007]], dell'Abbé Pierre, il [[magistrato]] [[italia]]no [[Carlo Mastelloni]] dichiarò al ''[[Corriere della Sera]]'' che una nipote dell'Abbé, [[Françoise Tuscher]], (sposata con uno dei rifugiati politici che l'[[Italia]] doveva processare come brigatista, [[Innocente Salvoni]]) lavorava come segretaria presso l'[[Hyperion (Parigi)|Hyperion language school]] di [[Parigi]], cofondata (assieme ad altri brigatisti) e diretta da Mulinaris.<ref name="Mas">[http://archiviostorico.corriere.it/2007/gennaio/23/Quel_giorno_Tribunale_con_lui_co_9_070123007.shtml «Quel giorno in Tribunale con lui Difese i terroristi rossi e l'Hyperion»], ''Corriere della Sera'', 23 gennaio [[2007]]</ref> L'Hyperion era frequentata da intellettuali sospettati di legami con il [[terrorismo]] ([[Corrado Simioni]], Mulinaris, [[Duccio Berio]])<ref name="Rep">[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/01/23/la-francia-piange-abbe-pierre.html «La Francia piange l'Abbé Pierre»], ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'', 23 gennaio [[2007]]</ref><ref>"ROMA, 23 gennaio 2007 (AFP) - L'Abbé Pierre et les Brigades rouges italiennes: un épisode méconnu" (23/01/2007 16:25), pubblicato sul sito de ''[[La Croix (quotidiano)|La Croix]] [http://www.la-croix.com/afp.static/pages/070123152331.3hduui9h.htm here]</ref> Uno dei fondatori dell'Hyperion, Corrado Simioni, in seguito divenne vicepresidente della Fondazione Abbé Pierre.<ref>[http://www.lexpress.fr/actualite/societe/l-abb-eacute-pierre-un-sacr-eacute-destin_478750.html?p=3 Sylviane Stein ''L'abbé Pierre: un sacré destin'' L'Express 29 settembre 1989]</ref>
 
Mastelloni raccontò inoltre che il religioso francese si era recato di sua spontanea volontà da lui per rendere alcune dichiarazioni sul "gruppo di [[italiani]] residenti a [[Parigi]] che ruotavano intorno alla scuola di lingue Hyperion. Avevo emesso contro di loro una serie di [[mandato di cattura (diritto)|mandati di cattura]] per [[reati]] che avevano a che fare con il [[terrorismo rosso]]".<ref name=Mas/> In quel periodo, dopo il colloquio con [[Sandro Pertini|Pertini]] sull'incarcerazione di [[Vanni Mulinaris]], l'Abbé osservò otto giorni di [[sciopero della fame]] (26 maggio - 3 giugno 1984) nel [[Duomo di Torino]] per protesta contro le condizioni di prigionia dei "Brigatisti" nelle [[carceri]] italiane e la detenzione senza processo dello stesso Mulinaris, che risulterà in seguito innocente.<ref name=Rep/><ref>[http://www.archivesnationales.culture.gouv.fr/camt/fr/inventaires2000/2000050-2.html CAMT. Répertoire papiers Abbé Pierre/Emmaus], sul sito francese degli ''[[Archives nationales]]''</ref> Secondo il [[Massimo Nava]], l'abbé Pierre sarebbe stato uno dei principali sostenitori e ispiratori della dottrina Mitterrand (per dare protezione in Francia a numerosi fuoriusciti italiani coinvolti in inchieste giudiziarie).<ref name=Cor>[[Massimo Nava]], "[http://archiviostorico.corriere.it/2007/gennaio/23/Abbe_Pierre_frate_ribelle_che_co_9_070123006.shtml Abbé Pierre, il frate ribelle che scelse gli emarginati] Abbé Pierre, il frate ribelle che scelse gli emarginati"], ''[[Corriere della Sera]]'', 23 gennaio 2007</ref>