Claudio Caligari: differenze tra le versioni

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{{citazione|All’epoca lui (Mastandrea, ndr) era una scelta azzardata, perché si sarebbe trattato della sua prima performance drammatica. La sua fisionomia, quel viso scavato e quell'aria "proletaria" giocò a suo favore. Ho sempre apprezzato il suo istinto e la sua onestà intellettuale, doti che gli consentirono di capire subito il personaggio e di metterci davvero l'anima per portarlo in scena. Con Valerio, ricordo anche Giorgio Tirabassi, autore di una prova davvero riuscita, Marco Giallini ed Emanuel Bevilacqua. Quest'ultimo fu preso alla fine, quando eravamo con l'acqua alla gola e disperavamo ormai di trovare un attore che avesse le caratteristiche fisiche estreme del personaggio. Figlio delle scelte di "Amore tossico", decisi di cercare nella strada, e alla fine ci imbattemmo fortunosamente in Emanuel.|''Claudio Caligari'' nel 2005<ref name="bacchetta" />}}
 
Tratto da un romanzo di [[Dido Sacchettoni]] ed ispirato alla storia realmente accaduta della cosiddetta ''Banda dell'arancia meccanica''<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/11/15/sgominata-arancia-meccanica.html ''Sgominata Arancia Meccanica'', 15 novembre 1984] su [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]</ref>, un gruppo di rapinatori che, dal [[1979]] al [[1983]], gettò nel terrore la Roma-bene, con questo film Caligari cerca in qualche modo di riprendere il discorso avviato dal cinema poliziottesco italiano degli anni settanta, declinato attraverso le ambizioni di ricerca sociale e stilistiche tipiche dell'autore. Il film venne presentato alla ''Settimana della Critica'' alla [[55ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia]].
 
{{citazione|(in L’odore della notte, ndr) Di cinema italiano c’è ben poco. C’è dentro soprattutto Bresson. La casa di Remo Guerra (Valerio Mastrandrea) è costruita su quella di ''Pickpocket'' (1959) e di ''Le samouraï'' (1967) di Melville. Sono case che vedevo al cinema quando avevo vent’anni. Erano costruite in teatri di posa, ma all’epoca non lo capivo. Mentre, ad esempio, la casa che si vede in ''Taxi driver'' (1976) di Scorsese è vera. Bene, ho fatto un mix di tutte queste case e perciò automaticamente posso affermare che queste sono state le mie influenze. Per quanto riguarda Remo Guerra devo dire che ha qualcosa soprattutto di personaggi solitari come Alain Delon o Jean-Paul Belmondo.|''Intervista a Claudio Caligari''<ref>[http://www.taxidrivers.it/523/interviste/intervista-a-claudio-caligari-lodore-della-notte-e-amore-tossico.html ''Intervista a Claudio Caligari'', 12 ottobre 2014] su Taxi Drivers</ref>}}