Il giardiniere (Van Gogh): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Sistemazione automatica della disambigua: La Repubblica - Inversione di redirect La Repubblica (quotidiano)
Riga 50:
 
Finita la guerra, nel 1945 venne esposto a [[Palazzo Pitti]] all'interno della mostra sulla pittura francese organizzata da Berenson ''La peinture française à Florence'' e poi nel 1952 nella retrospettiva organizzata da Lamberto Vitali a [[Palazzo Reale (Milano)|Palazzo Reale]] a [[Milano]] dal titolo ''Vincent Van Gogh''<ref name=museo/>. L'opera iniziò a prendere importanza all'interno del territorio nazionale e nel 1954 lo stato italiano dichiarò l'opera di interesse storico e artistico.<br />
Nel 1966 la moglie dell'avvocato, Sandra Verusio, portò in salvo la tela dall'[[alluvione di Firenze del 4 novembre 1966|alluvione di Firenze]], mettendolo nel baule della sua auto e portandolo a Roma<ref name=due/>. Lì la tela rimase nella sala da pranzo della casa per circa dieci anni (anche se spesso sostituita da un copia), diventando in parte ''chiave di apertura'' per la famiglia ai salotti e alle personalità di spicco della società romana viste le numerose richieste che i coniugi Verusio ricevevano per poter ammirare il Van Gogh. Passarono personalità sia del mondo artistico, come [[Renato Guttuso]] e il critico d'arte [[Giuliano Briganti]], ma anche personalità celebri come l'avvocato [[Gianni Agnelli|Agnelli]], che più di una volta si recò nel salotto della famiglia Verusio per ammirare la tela<ref>{{cita web|autore=Claudio Sabelli Fioretti|url=http://interviste.sabellifioretti.it/?p=810|titolo=Sandra Verusio - Corriere Magazine|editore=sabellifioretti.it|data=16 marzo 2006|accesso=22 novembre 2013}}</ref><ref>{{cita web|autore=Maria Novella De Luca|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/05/22/quando-van-gogh-abitava-con-noi.html|titolo=Quando Van Gogh abitava con noi|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|città=Roma|data=22 maggio 1998|pagina=10|accesso=22 novembre 2013}}</ref>. La fama della tela però porto inevitabilmente al problema dei furti, sempre presente. La stessa signora Verusio, parlando dei ladri, dirà<ref name=due/>
 
{{citazione|Sono venuti cinque volte ma non sono mai riusciti a portarlo via, si accontentavano di pellicce e argenti. Tuttavia quel quadro era diventato un problema. Durante le vacanze lo portavo in banca con la Cinquecento, accompagnata soltanto da un vecchissimo cameriere, che imprudenza!}}
 
Stanchi di questa situazione, l'avvocato Verusio decide di vendere la tela, che verrà acquistata nel 1977 per la cifra di 600 milioni di lire (ben al di sotto della quotazione del tempo, stimata almeno del doppio) dal gallerista romano Silvestro Pierangeli<ref name=due/>, che fece da tramite per un acquirente anonimo, che si scoprirà poi nel 1983 essere il gallerista svizzero Ernst Beyeler<ref name="uno">{{cita web|autore=Ufficio Stampa MBAC|url=http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset.html_1702058065.html|titolo=Il Giardiniere di Van Gogh resta in Italia. Soddisfazione del ministro Urbani|editore=[[Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo]]|accesso=22 novembre 2013}}</ref>, visto che lo stato italiano all'epoca non esercitò il suo [[Prelazione|diritto di prelazione]]. L'amministrazione si mobilitò solo nel 1988<ref name=tre/>, in pieno boom del mercato collezionistico degli impressionisti, quando Beyeler annunciò di vendere l'opera al [[Peggy Guggenheim Collection|Museo Guggenheim]] di [[Venezia]] per la cifra di 14 miliardi di lire, dimostrando che durante la prima trattativa lui non risultava come il vero compratore, visto che agli atti della compravendita vi era il nome di Pierangeli<ref name="tre">{{cita news|autore=Francesca Alliata Bronner|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/05/29/il-giardiniere-di-van-gogh-resta-roma.html|titolo=Il 'Giardiniere' di Van Gogh? Resta a Roma per 1 milione di euro|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|città=Roma|data=29 maggio 2002|pagina=6|accesso=22 novembre 2013}}</ref>.
 
Il quadro venne quindi riacquistato dallo stato italiano nel 1989, che ripagò Beyeler la stessa cifra pagata nel 1977, ovvero 600 milioni di lire. Beyeler, ritenendo la cifra troppo al di sotto delle quotazioni di mercato (25 volte inferiore alla cifra che il [[Peggy Guggenheim Collection|Museo Guggenheim]] avrebbe pagato) fece causa allo stato italiano, ma dopo essere stato sconfitto in tutti i gradi del procedimento intentato in [[Italia]] fece ricorso alla corte dei diritti europei di [[Strasburgo]]<ref name="sette">{{cita news|autore=Ivo Caizzi|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/gennaio/06/Europa_boccia_Italia_per_Van_co_0_0001062475.shtml|titolo=Prima sentenza di Strasburgo|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=6 gennaio 2000|pagina=16|accesso=22 novembre 2013}}</ref>. Nel frattempo, nel 1995, il quadro venne portato a Roma, nella Galleria Nazionale, affiancandolo all'altro quadro di Van Gogh già presente, ''L'Arlésienne (Madame Ginoux)''<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1995/giugno/21/beni_culturali_verra_Roma_giardiniere_co_10_9506211576.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2000/gennaio/06/Europa_boccia_Italia_per_Van_co_0_0001062475.shtml|titolo=Prima sentenza di Strasburgo|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=6 gennaio 2000|pagina=16|accesso=22 novembre 2013}}</ref>. Nel frattempo, nel 1995, il quadro venne portato a Roma, nella Galleria Nazionale, affiancandolo all'altro quadro di Van Gogh già presente, ''L'Arlésienne (Madame Ginoux)''<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1995/giugno/21/beni_culturali_verra_Roma_giardiniere_co_10_9506211576.shtml|dataarchivio=pre 1/1/2016|titolo=Verrà a Roma "Il giardiniere" di Van Gogh|data=21 giugno 1995|pagina=36|accesso=22 novembre 2013}}</ref>, diventando successivamente protagonista, nel 1998, di uno dei più celebri furti d'arte in suolo italiano.
Riga 66:
[[File:Paul Cézanne 049.jpg|thumb|upright|[[Paul Cézanne]] ''Le Cabanon de Jourdan'' del 1906, tela rubata e poi recuperata insieme ai due Van Gogh nel 1998|right]]
 
Tra la notte del 19 e il 20 maggio del 1998 il quadro finì su tutte le pagine dei giornali perché coinvolto nel clamoroso furto che avvenne all'interno della Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea di Roma, dove, insieme a ''Il giardiniere'', vennero anche rubati ''[[L'Arlesiana (Van Gogh 1890)|L'Arlésienne (Madame Ginoux)]]'', opera del [[1890]] sempre del maestro olandese, e la tela ''Le Cabanon de Jourdan'', opera del 1906 di [[Paul Cézanne]]<ref name="quattro">{{cita news|url=http://www.repubblica.it/online/fatti/colpo/gogh/gogh.html|titolo=Roma, rubati nel museo due Van Gogh e un Cezanne|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|città=Roma|data=20 maggio 1998|accesso=22 novembre 2013}}</ref>. Il furto venne eseguito da tre ladri armati a piedi scalzi e col volto coperto con il passamontagna che si fecero chiudere all'interno del museo per poi muoversi indisturbati e con tutta calma<ref name=quattro/>.
 
Vennero legate, imbavagliate e minacciate con la pistole le custodi, che verranno liberate successivamente dalle forze dell'ordine dopo l'allarme dato dal barista del museo che notò l'entrata del museo ancora aperta<ref name=quattro/>. Il furto ebbe un forte clamore mediatico, per la fama degli autori delle tele e per il valore stimato delle opere, tanto da essere paragonato a precedenti celebri furti, come quello della ''[[Natività con i santi Lorenzo e Francesco d'Assisi|Natività]]'' di [[Michelangelo Merisi da Caravaggio|Caravaggio]], rubata nel 1969 dall'[[Oratorio di San Lorenzo (Palermo)|Oratorio di San Lorenzo]] di [[Palermo]] e quello del ''Ritratto di Signora'' di [[Gustav Klimt]] rubato l'anno prima dalla [[Galleria d'arte moderna Ricci Oddi]] di [[Piacenza]]<ref name=cinque />.
Riga 125:
 
Data l'importanza dell'opera e la rarità dei lavori di Van Gogh presenti nei musei italiani, ''Il giardiniere'' è stato spesso prestato per esposizioni temporanee. Qui di seguito le ultime alla quale ha partecipato<ref>Elenco delle mostre aggiornato al 2012 gentilmente fornito da Stefania Frezzotti, curatore collezioni XIX secolo della Galleria nazionale d'arte moderna di Roma</ref>.
*''Mirabilia recepta, le forze dell'ordine a difesa dei beni culturali'' [[Castel Sant'Angelo]], Roma, dal 16 aprile al 16 maggio 1999<ref>{{cita news|autore=Antonella Piperno|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/03/17/van-gogh-castel-sant-angelo.html|titolo=Van Gogh a Castel Sant' Angelo|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|città=Roma|data=17 marzo 1999|pagina=6|accesso=22 novembre 2013}}</ref>
Il quadro, recuperato l'anno precedente dopo il clamoroso furto alla Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea di Roma, diventa subito protagonista, insieme a ''L'Arlésienne (Madame Ginoux)'' (sempre di Van Gogh) e la tela ''Les cabanon de Jourdan'' di Paul Cézanne, delle mostre dedicate al lavoro di recupero del patrimonio artistico da parte delle forze dell'ordine. Nella stessa esposizione erano anche esposti capolavori come l'''Ermetta bifronte'' sottratta al museo archeologico di [[Napoli]] nel 1988, la ''Testa di Apollo'' e la ''Testa di Efesto'' sottratti ai [[Musei capitolini]], ma anche violini [[Antonio Stradivari|Stradivari]], codici, manoscritti e opere di oreficeria sottratti dai musei e dalle chiese di tutta Italia.
*''Van Gogh: Face to Face'' [[Philadelphia Museum of Art]], [[Filadelfia (Stati Uniti d'America)|Philadelphia]], dal 22 ottobre 2000 al 14 gennaio 2001<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.philamuseum.org/press/releases/2000/172.html|titolo=Van Gogh Portraits Prominent in Detroit, Boston and Philadelphia Museum Collections|editore=[[Philadelphia Museum of Art]]|data=9 agosto 2000|accesso=22 novembre 2013}}</ref>