Abu Muslim: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
m fix vari using AWB
Riga 20:
 
Il suo sostegno alla causa abbaside fu dovuto prima all'incontro con l'[[Imam]] abbaside [[Ibrahim ibn Muhammad]], avvenuto durante la sua prigionia per attività anti-omayyadi nel 741, e più tardi all'amicizia personale con [[Abu l-Abbas al-Saffah]], futuro [[Califfo]]. <br>
Con la morte del Califfo omayyade [[Hisham ibn 'Abd al-Malik]] nel [[743]], il mondo [[islam]]ico si avviò a una guerra dinastica che divenne subito una guerra civile. Abū Muslim fu inviato dagli Abbasidi, prima a scopo propagandistico e poi come organizzatore a loro nome della macchina propagandistica (''daʿwa'') in favore del legittimismo dell'''[[Ahl al-Bayt]]''.
Nel dicembre del 747 (o gennaio 748) conquistò [[Merv]], sconfiggendo il governatore omayyade [[Nasr ibn Sayyar]] e Shaybān al-Kharijī, un [[Kharigismo|kharigita]] aspirante anch'egli al califfato.<br>
Abū Muslim divenne governatore di fatto del Khurāsān e acquisì fama come generale nel tardo 740, sconfiggendo la ribellione dei contadini del Bihafarid e ricevendo il sostegno per questa impresa sia da [[musulmani]] sia da [[zoroastriani]]. <br>
Nel 750 Abū Muslim divenne comandante dell'esercito abbaside che, sotto la guida di Qahtaba, sconfisse gli Omayyadi nella [[battaglia dello Zab]], occupando [[Damasco]] (capitale del Califfato) e sconfiggendo l'ultimo califfo [[Marwan II ibn Muhammad ibn Marwan|Marwan II]] che cadde a [[Busir]] nel 750. <br>
 
Il ruolo eroico nella “rivoluzione”"rivoluzione" e la sua abilità militare lo resero straordinariamente molto popolare.<br>
 
Il ruolo eroico nella “rivoluzione” e la sua abilità militare lo resero straordinariamente molto popolare.<br>
Il [[califfo]] [[abbaside]] [[al-Mansur]] (754-775), fratello di Abū l-ʿAbbās e suo successore, temendone la crescente popolarità, lo fece uccidere.<br>
Quando lo zio del nuovo califfo, ʿAbd Allāh [[ibn|b.]] ʿAlī si ribellò, ad Abū Muslim fu assegnato il compito di contrastarlo ed egli, ancora una volta, si dimostrò il miglior sostegno della dinastia, sconfiggendo ʿAbd Allāh e consegnandolo a suo nipote che lo fece giustiziare.
Line 33 ⟶ 34:
 
== Bibliografia ==
* [[R.N. Frye]], “The role of Abu Muslim in the ʿAbbasid revolt”, in: ''Muslim World'', 1947, pp. 28-32&nbsp;28–32.
* [[Sabatino Moscati]], “Studi su Abu Muslim” I-III, in ''Rendiconti dell'Accademia nazionale dei Lincei'', Roma, 1949, pp. 323-335&nbsp;323–335 e 474-495; 1950, pp. 89-105&nbsp;89–105.
* Irène Mélikoff, ''Abu Muslim, le «porte-hache» du Khorassan'', Parigi, Adrien Maisonneuve, 1962.
* Lemma «Abū Muslim», su: ''Encyclopédie de l'Islam'' ([[Sabatino Moscati|S. Moscati]]), 1975.