Motto: differenze tra le versioni

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Quando la divisa è costituita da una figura accompagnata da parole si usa più propriamente il termine di '''impresa'''. In questo caso la figura è detta anche ''corpo'' mentre le parole sono dette ''anima dell'impresa'', a significare che è quello che dà vita al corpo.
 
Per la dottrina più autorevole <ref>(PIERO GUELFI CAMAJANI,Dizionario Araldico, Manuali Hoepli, 1940, pp.&nbsp;311–312)</ref>, l'impresa può essere di corpo o d'anima. È di corpo quando consiste in una figura simbolica posta in [[cimiero]] che sostiene un motto. È d'anima quando, posta in [[fascia (araldica)|fascia]] sotto lo scudo, consiste in una sentenza odo una frase allegorica inerente all'arma.
 
{{C|Perché sono esemplificati come imprese e non come motti/divise? Ad es. in [[:File:Great coat of arms of Rothschild family.svg]] vedo solo parole / frasi, non anche figure|araldica|giugno 2013}}
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“Questo grido, dice il Ginanni, deve essere un motto conciso in una, due, o tre parole, posto in cima all'arme. Il Ménèstrier divide i gridi dell'arme in otto categorie, cioè di decisione, di risoluzione, di invocazione, di sfida, di combattimento, di esortazione, di gioia, di avvenimento e di raccolta. Il Crollalanza vi aggiunge ancora, molto opportunamente, il grido di protezione, di orgoglio, di amore e quello allusivo all'arme”<ref>(PIERO GUELFI CAMAJANI, Dizionario Araldico, Manuali Hoepli, 1940, p.&nbsp;299)</ref>.
 
== Note ==
<references/>