Poliuretano: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Sigla che identifica i Poliuretani.
Nessun oggetto della modifica
Riga 7:
==Produzione==
{{W|chimica|arg2=ingegneria|marzo 2013|formattazione molto carente}}
La reazione chimica per la sintesi dei poliuretani è stata scoperta in Germania tra la prima e la seconda guerra mondiale. Il primo impulso alla scoperta venne da Wurtz nel 1849: egli scoprì la formazione di un isocianato alifatico quando faceva reagire un solfato organico con un cianato. Nel 1937 il professor Otto Bayer sviluppò una nuova tecnica di polimerizzazione facendo reagire gli di-isocianati per ottenere una fibra che potesse competere con le fibre di nylon. Nel 1938, Rinke riuscì a produrre un liquido di poliuretano a bassa viscosità per ottenere delle fibre. Nel 1942, William Hanford e Donald Holmes della Du Pont de Nemours & Company, brevettarono il primo processo industriale per la produzione di poliuretano (numero brevetto 2,284,896). Tra il 1940 e il 1950, Du Pont ed ICI sviluppano tutta una serie di poliuretani. Nel 1956 la Du Pont mette in commercio il primo poliuretano. I ''poliuretani'' sono ottenuti per reazione tra un di-[[isocianato]] (aromatico o alifatico) e un [[poliolo]] (tipicamente un [[glicole poli-propilenico]] o un poliestere-[[diolo]]), in presenza di catalizzatori per aumentare la velocità della reazione e di altri additivi per conferire determinate caratteristiche al materiale da ottenere; in particolare: tensioattivi (surfactants in inglese) per abbassare la tensione superficiale e quindi favorire la formazione della schiuma (nel caso di poli-uretanipoliuretani espansi), ritardanti di fiamma, per i settori di applicazione ove ciò è richiesto e/o agenti espandenti (nel caso in cui si vogliano produrre delle schiume poliuretaniche).
 
==Poliuretani espansi flessibili==
Sono [[schiuma|schiume]] flessibili utilizzate soprattutto per produrre materassi e imbottiture per l'arredamento e per l'auto.
 
Si presentano in apposite bombolette spray sotto forma liquida, ma dopo 2-3 ore dal suo spruzzo mantengono la forma solida e triplicano il loro volume al fine di coprire eventuali fessure.
 
Esistono schiume speciali e [[Schiuma ignifuga|ignifughe]] che permettono il fissagiofissaggio di coralli di tubi del camino e porte antincendio.
 
La loro produzione si può ottenere con due tecnologie differenti: per colata o per stampaggio. Nella prima, i vari componenti della reazione vengono colati, in continuo, su un nastro trasportatore (di larghezza circa 2due metri) ottenendo un "blocco continuo" di altezza circa 1un metro che, a fine reazione, (circa 180 secondi) può essere tagliato in spezzoni di lunghezza voluta. Essi dopo maturazione (circa 24-48 ore) possono essere tagliati in lastre e fogli dello spessore richiesto, secondo gli ordini di vendita.
Con la tecnologia dello stampaggio: colatura (a bassa pressione) o iniezione (ad alta pressione) in uno stampo, è possibile ottenere imbottiture preformate già pronte per l'utilizzo, senza bisogno di taglio o sagomatura. Questo è il caso delle imbottiture dei sedili e schienali destinati principalmente al settore auto ed in minor misura per l'arredamento che impiega, principalmente, schiume tagliate dal blocco continuo.
{{-}}
 
Riga 27:
 
===Pannelli in poliuretano con rivestimenti flessibili===
 
I pannelli in poliuretano espanso rigido con rivestimenti flessibili vengono prodotti con spessori diversi e con diversi tipi di rivestimento, organici (tra cui carte e cartoni e bitumati) e inorganici (alluminio millesimale, fibre minerali) o multistrati, che vengono adottati in funzione delle particolari esigenze applicative.
 
Line 36 ⟶ 35:
 
===Pannelli in poliuretano espanso rigido con rivestimenti rigidi===
 
I pannelli in poliuretano espanso rigido con rivestimenti per lo più metallici (detti comunemente "pannelli sandwich") sono alla base dello sviluppo della moderna prefabbricazione leggera.
Per la produzione di questi pannelli si utilizzano principalmente impianti in continuo, per pannelli curvi, per elementi con morfologie complesse e per pannelli di alto spessore, si utilizzano più frequentemente impianti in discontinuo.
Line 48 ⟶ 46:
 
===Blocchi e lastre in poliuretano===
 
I blocchi in poliuretano espanso rigido possono essere prodotti sia con impianti in continuo che con tecnologie in discontinuo che utilizzano, come stampi, apposite blocchiere. Si ottengono dei parallelepipedi di schiuma poliuretanica che, dopo un'opportuna stagionatura, possono essere tagliati in lastre di vari spessori o lavorati, con appositi impianti a pantografo, dando origine a forme complesse.
Questa tecnologia produttiva consente di ottenere anche schiume con densità particolarmente elevate indispensabili per alcune applicazioni industriali.
Line 81 ⟶ 78:
==Voci correlate==
*[[Elastam]]
*[[gommapiumaGommapiuma]]
 
==Altri progetti==