I piccoli maestri: differenze tra le versioni

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==Il racconto==
 
Il giovane autore nel settembre del [[1943]] è un allievo ufficiale degli [[Alpini]] che, con l'[[Armistizio di Cassibile]] e lo sbandamento del suo reparto, cerca di giungere a casa. Gettate armi e divisa per evitare la cattura, una volta a casa deve ripartire per evitare la nuova leva obbligatoria voluta dalla nuova [[Repubblica Sociale Italiana]]: la fuga nei monti, la vita alla macchia tra i boschi dell'[[Altopiano dei sette comuni|altopiano di Asiago]] lo avvicinano a gruppi armati di recentissima costituzione: i primi [[Partigiano|partigiani]].
 
Meneghello racconta l'esperienza da partigiano, i contrasti interni, la figura del suo maestro, il Capitan Toni ([[Antonio Giuriolo]]), le difficoltà ed il senso di inutilità causato dalla scarsa operatività delle formazioni partigiane; al seguito di alcuni successi riesce a scendere con le altre formazioni verso la vallata e nei [[Colli Berici]], ritrovandosi così vicino alla casa natale. Successivamente sarà anche incaricato di alcune missioni a [[Padova]], la città dove era studente di filosofia, dove conoscerà anche l'amore.