Disputa sugli universali: differenze tra le versioni

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Roscellino sostenendo il nominalismo affermava che come l'umanità non è nulla di per sé poiché la sua vera realtà è costituita dagli uomini, questi sì reali, che la compongono, così la divinità non è qualcosa di comune alle tre persone ma ognuna delle tre persone della [[Trinità (cristianesimo)|Trinità]] –il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo - è una realtà distinta dalle altre per quanto identiche per il potere e la volontà.
Roscellino fu accusato, da Anselmo d'Aosta e da Abelardo, di [[triteismo]], in quanto negatore del [[dogma]] della Trinità. Questa dottrina venne condannata dal [[Concilio]] di [[Soissons]] nel [[1092]]. Roscellino riconobbeper il suoevitare errorela condanna dichiarò di avere errato e ritrattò <ref>''Enciclopedia italiana Treccani'' alla voce Roscellino di Compiègne</ref>.
 
==La soluzione concettualistica==
[[Pietro Abelardo|Abelardo]], discepolo prima di Roscellino e in seguito di Guglielmo di Champeaux, contestò ambedue le tesi contrapposte.