Ki (filosofia): differenze tra le versioni

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attraverso la [[meditazione]], i [[mudra]], i [[mantra]] possiamo interagire con il nostro
equilibrio psicofisico.
 
== Il Ki nel Taosimo e nell'Yin e Yang ==
Nel concetto di Ki è decisiva la capacità di cogliere i momenti di svolta, i segni che il processo della natura offre per indicare l'inizio di una fase nuova: dal grande yin della ritrazione al nuovo inizio dello yang, dello sviluppo; dalla fase di massimo dispiegamento yang, a quella incipiente dello yin, del decrescere. Tutto è in perenne movimento e in genesi continua, ma non secondo un'unica direzione di progresso. Yin e yang sono i termini che indicano le due grandi “rubriche”, la polarità “femminile”, umbratile, fredda, umida, ricettiva e quella “maschile”, solare, calda, secca, penetrante.
 
Nel capitolo 42 del Daodejing è scritto che «Il Dao genera l’Uno, l’Uno il Due, il Due il Tre e il Tre i diecimila esseri»: il Due indica proprio la dualità di yin e yang, che nella loro alternanza instaurano il dinamismo intrinseco alla dimensione vitale nel suo complesso. Associati a queste due polarità complementari e dinamiche, rivestono grande importanza i cosiddetti Cinque Agenti (o Cinque Movimenti), wuxing. Il pensiero tradizionale cinese non è interessato tanto alla descrizione di successioni di fenomeni, quanto alla registrazione di alternanze d’aspetto: il ritmo alternato di yin e yang, contrazione ed espansione, discesa e risalita, è il ritmo dello stesso qi che anima l’universo. Il qi che si espande e si muove è yang, il qi che si ripiega su se stesso e torna alla quiete è yin. Come è detto nel capitolo Hongfan dello Shujing (Classico dei Documenti), «i cinque agenti sono: acqua, fuoco, legno, metallo, terra. È nella natura dell’acqua inumidire e scorrere verso il basso, in quella del fuoco di bruciare e di innalzarsi in aria, in quella del legno di esser curvato e raddrizzato, in quella del metallo di essere duttile e di accettare la forma che gli si imprime, in quella della terra di prestarsi alla coltivazione e alla mietitura». Ciò che risulta importante nello studio dei Cinque Agenti, o Fasi, è soprattutto la dinamica relazionale per cui, secondo una precisa concatenazione, c’è «generazione» l’uno dell’altro (il fuoco genera la terra riducendosi in cenere, la terra produce i metalli, il metallo si scioglie fondendosi, l’acqua nutre il legno, il legno genera il fuoco bruciando) e, secondo un altro ciclo, c’è «conquista» l’uno dell’altro (l’acqua spegne il fuoco, che fonde il metallo, che taglia il legno, che ara la terra, che argina l’acqua). Il significato funzionale delle Fasi naturali indica come nulla in natura sia privo di rapporti con ciò che lo circonda. Anche in questo caso non c'è aumento indeterminato e continuo, ma ad ogni fase che si dispiega nella sua potenzialità subentra una fase successiva, in un ciclo che si mantiene operativo e vitale proprio in quanto registra continue alternanze di aspetti<ref>Marcello Ghilardi, "[http://www.latigredicarta.it/wordpress/2015/07/17/il-transito-del-vivere/ Il transito del vivere]", in La Tigre di Carta, 17 luglio 2015, ISSN 2421-1214.</ref>.
 
== Il Ki (qì) nelle arti marziali ==
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==Voci correlate==
* Marcello Ghilardi, "[http://www.latigredicarta.it/wordpress/2015/07/17/il-transito-del-vivere/ Il transito del vivere]", in La Tigre di Carta, 17 luglio 2015, ISSN 2421-1214.
* [[Aikido]]
* [[Tanden]]