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== Storia ==
L'oratorio fu innalzato in continuità con la collegiata di San Bartolomeo Apostolo tra il [[XIV secolo|XIV]] ed il [[XV secolo]]; fu inizialmente dedicato al beato
Nel [[1464]] il marchese Giovan Lodovico Pallavicino fece posizionare sulle spoglie del beato, all'epoca conservate su un lato dell'oratorio, una lapide in marmo bianco, incisa con un [[bassorilievo]] raffigurante
Nel [[1477]] l'oratorio cambiò denominazione nell'attuale, in quanto fu concesso in uso alla confraternita della Santissima Trinità.<ref name="Oratorio della SS. Trinità (Busseto)"/>
Sulla destra dell'ingresso è ancora presente un affresco raffigurante la ''Madonna col Bambino'', risalente alla prima metà del XV secolo. Sul lato opposto, è invece collocato un reliquiario dorato e laccato, che, intagliato in stile barocco intorno alla metà del [[XVII secolo]], in origine era posizionato nella quinta cappella di sinistra dell'attigua collegiata. Sopra di esso è appeso un olio rappresentante ''San Biagio cresimante'', dipinto da Giuseppe Bravi nel [[1885]].<ref name="Chiese e Palazzi"/>
Il [[presbiterio]] ospita il pregevole altare in marmi policromi, realizzato nel [[1749]], in concomitanza con la traslazione delle spoglie del beato
Sull'altare laterale di destra, dedicato a [[san Nicola di Bari]], campeggia un grande olio raffigurante ''San Nicola che resuscita i tre bimbi'', dipinto da Carlo Angelo Dal Verme tra il [[1784]] ed il [[1785]]. Di fronte, sull'altare del [[1589]] dedicato alla [[Beata Vergine del Carmine]], è collocata in una grande nicchia ornata con stucchi rococò una statua lignea rappresentante la ''Madonna col Bambino'', realizzata da Giuseppe Febbrari tra il 1766 ed il 1770.<ref name="Oratorio della SS. Trinità (Busseto)"/>
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