Trattato di Brétigny: differenze tra le versioni

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Gli inglesi cercarono di imporre un primo [[Trattato di Londra (1358 e 1359)|Trattato di Londra]], ove la liberazione del re si sarebbe ottenuta mediante il pagamento di quattro milioni di [[libbra|libbre]] e la cessione dell'Aquitania al regno d'[[Inghilterra]]. Tale trattato non comportava la rinuncia di Edoardo III al trono francese.
 
Le sconfitte francesi tuttavia avevano screditato la nobiltà di Francia e nel [[1358]] il paese fu devastato dalla guerra civile: [[Étienne Marcel]] e [[Carlo II di Navarra]] volevano sfruttare la [[Jacquerie]] per conseguire il potere. La lotta tra [[Étienne Marcel]] e il [[Delfino (onorificenza)|Delfino]], il futuro [[Carlo V di Francia]], e lo scoppio della Jacquerie avevano di molto indebolito la capacità francese di rispondere e reagire alle minacce degli eserciti stranieri. Gli inglesi vollero quindi aumentare le rivendicazioni avanzate precedentemente mediante un secondo trattato di Londra, con cui reclamarono l'Aquitania e la Normandia, ma capirono che per ottenere una pace duratura dovevano rinunciare alla corona di Francia. Nonostante ciò, per la ratifica del suddetto trattato era necessario il consenso di Carlo V, il quale esercitava la reggenza durante la prigionia del padre. Carlo, con il consenso di quest'ultimo, riunì gli [[Stati generali (Francia)|Stati Generali]], che rifiutarono l'accordo; questo permise di esonerare il re e il reggente da ogni responsabilità, salvando nel contempo la vita del sovrano. Edoardo III organizzò una nuova incursione a cavallo (denominata in [[lingua francese|francese]] ''chevauchée''), che doveva condurlo a [[Reims]], la città dell'incoronazione.
 
Contrariamente alle ''chevauchée'' del [[1346]] e del 1356, che si erano concluse con delle vittorie schiaccianti a Crécy e Poitiers, questa si risolse in un fiasco. Edoardo III si confrontò con la cosiddetta tattica della "terra deserta" (ossia la pratica di fare il vuoto davanti al nemico, senza distruggere i centri abitati), ritrovandosi tormentato da tutte le parti, affamato e privo dei cavalli, morti per mancanza di foraggio. I resti del suo esercito furono decimati da una terribile ondata di gelo, fenomeno che fu interpretato come un segno divino. Infine il sovrano apprese che dei marinai normanni avevano attaccato e depredato il porto di [[Winchelsea]], seminando il panico in Inghilterra. Edoardo si reimbarcò mestamente, dopo aver negoziato gli accordi preliminari per il futuro trattato di Brétigny. Il suo sogno di essere incoronato re di Francia si volatilizzò con questo fallimento.