Numero pratico: differenze tra le versioni

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Un numero <math>n</math> si dice '''pratico''' quando tutti i [[numeri interi]] positivi <math>m<n</math> si possono scrivere in almeno una maniera come somma di divisori distinti di <math>n</math>. I primi numeri pratici sono: [[uno|1]], [[due|2]], [[quattro|4]], [[sei|6]], [[otto|8]], [[dodici|12]], [[sedici|16]], [[diciotto|18]], [[venti|20]], [[ventiquattro|24]], [[ventotto|28]], [[trenta|30]], [[trentadue|32]], [[trentasei|36]], [[quaranta|40]], [[quarantadue|42]], [[quarantotto|48]], [[cinquanta|54]]<ref>{{OEIS|A005153}}</ref>.
 
Per esempio, 8 è un numero pratico poiché tutti gli interi da 1 a 7 possono essere scritti come somma dei sui divisori 1, 2, 4 e 8. La proprietà è ovviamente verificata per i suoi divisori e inoltre si ha che <math>3 = 2 + 1</math>, <math>5 = 4 + 1</math>, <math>6 = 4 + 2</math> e <math>7 = 4 + 2 + 1</math>.
 
Come i [[numero primo|numeri primi]], i numeri pratici si distribuiscono in maniera irregolare sui [[numero naturale|numeri naturali]], e se <math>p(x)</math> è il numero di numeri pratici che non superano <math>x</math>, si può dimostrare che per due opportune costanti <math>c_1</math> e <math>c_2</math>: