Théodore Géricault: differenze tra le versioni

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Nel [[1816]] partecipa al ''[[Prix de Rome]]'' (premio che, sulla base di una selezione molto dura a forma di concorso a più prove, dava una borsa di studio per studiare un anno a [[Roma]], considerata città dell'arte per eccellenza) senza però avere successo. Ma Géricault decide di recarsi comunque in Italia, a proprie spese, anche perché desidera troncare la relazione amorosa con Alexandrine Caruel, sua zia acquisita<ref>Era infatti la giovane moglie del maturo fratello di sua madre, Jean-Baptiste Caruel.</ref>, sperando che una lunga separazione potesse sanare l'insostenibile situazione.
 
In Italia studia intensamente l'arte e la tecnica italiana (apprezzando e imitando, in alcuni fra i suoi migliori lavori, iil [[colorismo]] chiaroscuriveneto deldi [[ManierismoTiziano]] e [[Tintoretto]]), soprattutto durante il suo soggiorno a [[Firenze]]. A Roma immortalerà i suoi amati cavalli ritraendoli alla "[[Corsa dei barberi|Corsa dei cavalli barberi]]" e nella campagna romana.
 
Rientrato nel [[1817]] a [[Parigi]], Géricault si accorge che la relazione con la giovane zia non si è affatto conclusa, ma gli darà anche un figlio, Ippolito Giorgio.