Campo San Martino: differenze tra le versioni

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=== [[Prima guerra mondiale|1° Guerra Mondiale]] ===
Il 21 giugno del [[1915]] l'Italia entra in guerra contro la [[Germania]] e l'[[Austria]]. Ma in Europa la guerra era già iniziata nel luglio del [[1914]] e aveva coinvolto gradualmente quasi tutte le nazioni. All'inizio del 1915 gli abitanti del comune di Campo San Martino si trovavano in gravi difficoltà economiche e non riuscivano a comperare neppure i generi alimentari di prima necessità, soprattutto il [[mais]] necessario per la [[polenta]], cibo primario per i contadini dell'epoca. I richiami diventarono sempre più frequenti e nel [[1917]] ci sono quattro consiglieri comunali sotto le armi e successivamente anche il segretario comunale Dante Mengacci e l'amministrazione si trova in grande difficoltà ad espletare le pratiche della gestione della guerra ma riesce a sostituire il segretario durante la sua assenza l'anziano Domenico Ferrari, sindaco di Campo San Martino ed ex segretario in pensione che nel [[1918]] verrà affiancato dal parroco don Gaetano Angeli,. Nei primi due anni e mezzo il paese scorre in maniera abbastanza normale. Il fronte è abbastanza lontano e i cittadini non sono coinvolti in maniera diretta nei combattimenti. Nell'aria, un giorno si sente un rombo di cannone e alla sera i bambini si adunano negli spazi aperti per vedere sul [[Monte Grappa]] quelli che a loro sembravano fuochi d'artificio: si tratta delle vampe delle cannonate che i due eserciti sovrapposti, italiano e austriaco, si scambiavano nell'imminenza degli attacchi. Tutto cambia nel 1917, in seguito alla rotta di [[Battaglia di Caporetto (storiografia)|Caporetto]].L'esercito italiano arretra all'avanzata inarrestabile dell'esercito austriaco e Campo San Martino viene occupato dai militari italiani; le scuole e il lazzaretto comunale in Via Bottazin diventano alloggi per le truppe e le case private ospitano i militari: le stanze libere ospitano gli ufficiali mentre i fienili diventano dormitori per le truppe. Arrivano anche truppe [[francesi]] e [[inglesi]]. Gli inglesi costruiscono un accampamento a Marsango nel territorio della famiglia Bellotto. Vengono inoltre aperti aereoportiaeroporti militari: uno a Piazzola sul Brenta in Villa Camerini e uno a Busiago, nella risaia di Villa Busetto. Nel novembre del 1918 la guerra finì con l'armistizio e l'Italia uscì vittoriosa.
 
=== [[Seconda guerra mondiale|2° Guerra Mondiale]] ===