Jacopo de' Barbari: differenze tra le versioni

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Nel 1500 si trasferì da Venezia per approdare in [[Germania]], diventando il primo artista [[rinascimento|rinascimentale]] italiano di rilievo a lavorare in Nord Europa. I suoi rari dipinti superstiti (circa dodici) includono il primo esempio conosciuto di ''[[trompe l'oeil]]'' dell'antichità. Di notevole influenza artistica furono anche le sue ventinove [[incisione|incisioni]] e tre grandissime [[xilografia|xilografie]], tra cui uno dei più grandi capolavori della cartografia urbana, la celebre ''Veduta di Venezia''.
[[File:Jacopo de' Barbari - Venetie MD.jpg|thumb|upright=1.6|''Veduta di Venezia'', Museo Correr, Venezia'']]
 
==Biografia==
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=== Veduta di Venezia e altre incisioni ===
[[File:Bucentaur-JacopodeBarbari-PiantadiVenezia-1500-detail.jpg|thumb|''Veduta di Venezia'', particolare, Museo Correr, Venezia'']]
 
La sua prima opera documentata è l'immensa (1,315 x 2,818 metri, sei pannelli) e impressionante xilografia ''Veduta di Venezia'' del 1500. Il 30 ottobre 1500 la [[Repubblica di Venezia]] concesse all'editore tedesco Anton Kolb il privilegio di stamparla, dopo tre anni di lavoro impiegati sull'opera ad incidere minuziosamente i legni di pero delle tavole.<ref name = "MuseiCiviciVeneziani">[http://www.museiciviciveneziani.it/vedi.asp?id=998&musid=45 Musei Civici Veneziani].</ref> Quest'opera, estremamente precisa e dettagliata, è basata e trae le sue fonti dal lavoro di molti [[topografia|topografi]]. Fu considerata subito un'impresa spettacolare e provocò sin dall'inizio un enorme stupore.<ref name="SB">Suzanne Boorsch in KL Spangeberg (ed), "Six Centuries of Master Prints", [[Cincinnati Art Museum]], 1993, no, ISBN 0-931537-15-0.</ref> In una stampa successiva fu lievemente aggiornata da altri artisti, per tener conto della costruzione e modifica di grandi edifici della città. La matrice xilografica originale è tuttora conservata ed esposta presso il [[Museo Correr]] di Venezia.
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{{Citazione|...Non ho trovato nessuno che abbia scritto qualcosa sui canoni delle proporzioni umane, eccetto un uomo chiamato Jacob, nato a Venezia e pittore affascinante. Mi mostrò le figure di un uomo e una donna, che realizzò in base a dei canoni matematici di proporzione, così ebbi modo di vedere ciò che intendeva, anche se egli non volle mostrarmi completamente i suoi principi, come intesi chiaramente.|Da una bozza inedita dell'introduzione al libro personale di Dürer sulle proporzioni umane.<ref name="NGA"/>}}
Vent'anni dopo, Dürer tentò invano di ottenere da Margherita d'Asburgo il [[manoscritto]] su questo argomento del de' Barbari, nel frattempo deceduto. Questo scritto è scomparso e lo si ritiene perduto.
[[File:Jacopo de' Barbari 001.jpg|thumb|''Natura morta con pernice, guanti di ferro e dardo di balestra'', olio su legno, [[Alte Pinakothek]], Monaco di Baviera]]
 
===Datazione delle opere===
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===Dipinti===
[[File:Pacioli.jpg|thumb|<center>''Ritratto di Luca Pacioli'', attribuito a Jacopo de' Barbari, 1495 (attrib. controversa<ref name = "RitrattoPacioli">[http://www.ritrattopacioli.it/texting.htm Ritratto Pacioli].</ref>).<br />L'opera racchiude molti oggetti geometrici: lavagna, gessetto, bussola, modello di [[dodecaedro]]. Un [[rombicubottaedro]] mezzo riempito d'acqua pende dal soffitto. Pacioli dimostra un teorema di Euclide.<br /><br />[[Pinacoteca]] del [[Museo di Capodimonte]] di [[Napoli]].]]
 
Dipinse dal vivo ''[[Uno sparviero]]'' ([[National Gallery (Londra)|National Gallery]], [[Londra]]), probabilmente facente parte di un'opera di dimensioni maggiori<ref>{{Cita web|url = http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/jacopo-de-barbari-a-sparrowhawk|titolo = A Sparrowhawk|sito = www.nationalgallery.org.uk|lingua = en|accesso = 21 settembre 2015}}</ref>.