Epigramma: differenze tra le versioni

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In seguito, gli epigrammisti furono anche antologisti: ad esempio, [[Stratone di Sardi]], in età adrianea, compose epigrammi ed una raccolta tematica, la ''Musa Puerilis'' ({{lang|grc|Μοῦσα Παιδική}}), di contenuto pederotico, o ancora, sempre tematicamente organizzata, ma anche per metri, fu la ''Pammetros'' ({{lang|grc|Πάμμετρος}}) di [[Diogene Laerzio]], del III secolo, da cui lo stesso autore incluse epigrammi funebri per i filosofi nelle sue ''Vite''. Infine, il ''Ciclo di nuovi Epigrammi'' ({{lang|grc|Κύκλος τῶν νέων ἐπιγραμμάτων}}), di [[Agatia]], in età giustinianea<ref>Cfr. E. Degani, ''L'epigramma'', in ''Lo spazio leterario della Grecia antica'', a cura di G. Cambiano, L. Canfora, D. Lanza, I/2, Roma, Salerno Editrice, 1993, p. 233.</ref>, che preserva gli epigrammisti del secolo precedente e contemporanei all'autore, tra i quali spicca [[Paolo Silenziario]], con cui l'epigramma entra nel Medioevo.
 
== Epigramma moderno e contemporaneo ==
== Epigrammisti moderni ==
Gli antichi epigrammisti vennero imitati nel [[XV secolo|Quattrocento]] da [[Angelo Poliziano]] e dal [[Jacopo Sannazaro|Sannazaro]] e nel [[XVI secolo|Cinquecento]] dall'[[Luigi Alamanni|Alamanni]], che nei suoi ''Epigrammi'' riproduce il distico elegiaco con una coppia di endecasillabi a rima baciata o a rima zero.<br />Dal [[Seicento]] si distinsero, per i loro epigrammi, a carattere satirici e politico: [[Nicolas Boileau|Boileau]], [[Jean Racine|Racine]], [[Voltaire]], [[Jean-Baptiste Rousseau]] <ref> Sull'epigramma in Francia in età moderna, cfr. J. Hutton, ''The Greek Anthology in France and in the Latin writers of the Netherlands to the year 1800'', New York 1946. </ref>.<br />
 
In epoca contemporanea usano l'epigramma [[Pier Paolo Pasolini]] in ''Umiliato e offeso,'' composto di un distico a rima baciata simile all'[[alessandrino (metrica)|alessandrino]], [[Franco Fortini|Fortini]] in "L'ospite ingrato", e in ''[[Carlo Bo]]./No'', dove ''Carlo Bo'' è il titolo e il monosillabo "no" costituisce il testo: è la più breve poesia [[Lingua italiana|italiana]] che sia stata concepita fino ad ora. Titolo e testo formano inoltre una [[rima]] tronca, di un carattere comico che s'addice perfettamente alla struttura e al genere epigrammatico. Un altro epigramma contemporaneo è quello di [[Ennio Flaiano]]: "[[Elémire Zolla]]/preferisco la folla". Questi esempî di Fortini e di Flaiano mostrano che l'epigramma è spesso utilizzato come formulazione icastica di un'opinione critica. <ref>Sull'epigramma italiano fino all'Ottocento, cfr. J. Hutton<ref>, ''The Greek Anthology in Italy to the year 1800'', New York 1935.</ref>.
Gli antichi epigrammisti vennero imitati nel [[XV secolo|Quattrocento]] da [[Angelo Poliziano]] e dal [[Jacopo Sannazaro|Sannazaro]] e nel [[XVI secolo|Cinquecento]] dall'[[Luigi Alamanni|Alamanni]] che nei suoi ''Epigrammi'' riproduce il distico elegiaco con una coppia di endecasillabi a rima baciata o a rima zero.<br />Dal [[Seicento]] si distinsero, per i loro epigrammi, a carattere satirici e politico: [[Nicolas Boileau|Boileau]], [[Jean Racine|Racine]], [[Voltaire]], [[Jean-Baptiste Rousseau]] <ref> Sull'epigramma in Francia in età moderna, cfr. J. Hutton, ''The Greek Anthology in France and in the Latin writers of the Netherlands to the year 1800'', New York 1946. </ref>.<br />
In epoca contemporanea usano l'epigramma [[Pier Paolo Pasolini]] in ''Umiliato e offeso,'' composto di un distico a rima baciata simile all'[[alessandrino (metrica)|alessandrino]], [[Franco Fortini|Fortini]] in "L'ospite ingrato", e in ''[[Carlo Bo]]./No'', dove ''Carlo Bo'' è il titolo e il monosillabo "no" costituisce il testo: è la più breve poesia [[Lingua italiana|italiana]] che sia stata concepita fino ad ora. Titolo e testo formano inoltre una [[rima]] tronca, di un carattere comico che s'addice perfettamente alla struttura e al genere epigrammatico. Un altro epigramma contemporaneo è quello di [[Ennio Flaiano]]: "[[Elémire Zolla]]/preferisco la folla". Questi esempî di Fortini e di Flaiano mostrano che l'epigramma è spesso utilizzato come formulazione icastica di un'opinione critica. Sull'epigramma italiano fino all'Ottocento, cfr. J. Hutton<ref> ''The Greek Anthology in Italy to the year 1800'', New York 1935.</ref>.
Un celebre poeta statunitense vissuto tra il 1860 e il 1950, [[Edgar Lee Masters]], è l'autore dell'[[Antologia di Spoon River]], che racchiude centinaia di epigrammi, i quali raccontano la vita degli abitanti dei paesini di Lewistown e Petersburg, vicino a [[Springfield]] nell'[[Illinois]]. Gli epigrammi da lui composti narrano la vita di persone comuni, come quelli di [[Posidippo di Pella]]: da essi possiamo ricavare le caratteristiche delle persone descritte e capire il loro modo di vivere <ref> Cfr. O. Murphy, ''The Dialogical Voices of Edgar Lee Masters' Spoon River Anthology'', in "Studies in the Humanities", n. 15 (1988), pp. 13-32. </ref>.