Nova Cronica: differenze tra le versioni

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La '''''Nuova Cronica''''' (titolo originale '''''Nova Cronica''''') è la cronaca storica in 13 libri, scritta per i primi 11 libri e 102 capitoli da [[Giovanni Villani]], e, dopo la morte di quest'ultimo nel [[1348]], per i capitoli restanti dai parenti [[Matteo Villani|Matteo]] e [[Filippo Villani|Filippo]].
 
== Genesi ==
Il Villani concepì l'idea di realizzare una cronaca dei fatti a lui contemporanei e della storia della sua città, [[Firenze]], mentre si trovava a [[Roma]], in occasione del primo [[Giubileo]] del [[1300]]. Cominciata nel [[1308]], la redazione dell'opera lo occupò per tutta la vita e rimase incompiuta alla sua morte, avvenuta nel [[1348]]. Fu continuata dal fratello [[Matteo Villani|Matteo]] che la protrasse per altri 11 libri finché non morì a sua volta, nel [[1363]]. I successivi 102 capitoli, che coprono appena un anno, furono composti dal figlio di Matteo, [[Filippo Villani|Filippo]]. L'opera completa di Giovanni consta di 12 libri, divisi in due parti di 6 libri ciascuna. La sua prima edizione, che comprendeva 10 libri, fu stampata a [[Venezia]] nel [[1537]] (''[[editio princeps]]''), mentre l'edizione completa si deve ai [[Giunti Editore|Giunti]] di Firenze, che la pubblicarono nel [[1559]]. L'edizione ampliata dalle aggiunte del fratello e del nipote è reperibile nei ''Rerum Italicarum Scriptores'' di [[Ludovico Antonio Muratori]], voll. XIII e XIV.
 
== Edizioni ==
L'opera completa di Giovanni consta di 12 libri, divisi in due parti di 6 libri ciascuna. La sua prima edizione, che comprendeva 10 libri, fu stampata a [[Venezia]] nel [[1537]] (''[[editio princeps]]''), mentre l'edizione completa si deve ai [[Giunti Editore|Giunti]] di Firenze, che la pubblicarono nel [[1559]]. L'edizione ampliata dalle aggiunte del fratello e del nipote è reperibile nei ''Rerum Italicarum Scriptores'' di [[Ludovico Antonio Muratori]], voll. XIII e XIV.
 
== Contento e stile ==
L'opera risulta, inevitabilmente, del tutto inattendibile riguardo alle epoche antiche, ma estremamente preziosa quando fa riferimento ai fatti coevi allo stesso Villani, fatti ricavati, a volte, proprio dagli archivi del comune di Firenze.