Profezia di Malachia: differenze tra le versioni
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Per mantenere l'attribuzione occorre ipotizzare che il manoscritto trascritto da Wion abbia avuto una storia articolata in almeno due momenti diversi. Una prima redazione sarebbe stata predisposta ma non utilizzata da Ceccarelli in data anteriore al [[1583]] e proprio nel clima di attesa creato dalle profezie sulla malattia e la morte del papa, che circolarono per [[Gregorio XIII]] (papa dal 1572 al 1585).<ref>Per un esempio di queste predizioni cfr. M. Azzolini, ''The Political Uses of Astrology. Predicting the Illness and Death of Princes, Kings and Popes in the Italian Renaissance'', «Studies in History and Philosophy of Biological and Biomedical Sciences», 41, 2(2010), 135-45: 137-39</ref> Il testo di Ceccarelli, poi, sarebbe stato adattato da parte di altri in previsione o in occasione dei conclavi successivi.
In un articolo del 2015 si riporta un carteggio di un nipote del cardinale [[Giovanni Gerolamo Albani]], grazie al quale si
<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Comensoli Antonini|nome=Lorenzo|cognome=Comensoli Antonini|anno=2015|titolo=Profezia e alchimia alla corte di Gregorio XIII e Sisto V: un carteggio dall'Accademia Carrara di Bergamo|rivista=Aevum|volume=89|numero=3|p=737|pp=721-744|url=https://www.academia.edu/20929069/Profezia_e_alchimia_alla_corte_di_Gregorio_XIII_e_Sisto_V_un_carteggio_dallAccademia_Carrara_di_Bergamo_Aevum_89.3_2015_}}</ref> Dato che il motto del 73° papa, [[Sisto V]] (1585-1590), è una descrizione del suo stemma, nell'opinione generale degli studiosi è stato scritto ex-post e perciò il testo avrebbe trovato la sua forma finale nel biennio 1585-1587 in previsione del successivo conclave. Nel carteggio Albani alcuni familiari del cardinale si mostrano convinti
Chiunque sia stato l'autore, o gli autori, del documento, la tesi praticamente unanime, seguita anche dall'ultima edizione dell'[[Enciclopedia Cattolica]], resta che il manoscritto sia un falso storico, redatto nella seconda metà del [[XVI secolo]].<ref>H.J. Lawlor, ''St. Bernard of Clairvaux's Life of St. Malachy of Armagh'', The Macmillan Company, 1920, p. 267</ref>
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| ''Ex antiquitate Urbis''<ref name=Moroni/><ref>Alfonso Ceccarelli avrebbe scritto questo motto non per il cardinale Niccolò Sfondrati, bensì per Girolamo Simoncelli, suo protettore e finanziatore, con allusione alla città di Orvieto (''Urbs vetus'', in latino), suo paese natale.</ref><br />("Dall'antichità della città") || [[Papa Gregorio XIV|Gregorio XIV]]<br />(Niccolò Sfondrati, 1590-1591)
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| ''Pia civitas in bello''<br />("Pia
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| ''Crux Romulea''<br />("Croce di Romolo") || [[Papa Clemente VIII|Clemente VIII]]<br />(Ippolito Aldobrandini, 1592-1605)
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| ''Rastrum in porta''<br />("Il rastrello nella porta") || [[Papa Innocenzo XII|Innocenzo XII]]<br />(Antonio Pignatelli di Spinazzola, 1691-1700)
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| ''Flores circumdati''<br />("
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| ''De bona religione''<br />("Della buona religione") || [[Papa Innocenzo XIII|Innocenzo XIII]]<br />(Michelangelo Conti, 1721-1724)
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| ''Religio depopulata''<br />("La religione devastata") || [[Papa Benedetto XV|Benedetto XV]]<br />(Giacomo Della Chiesa, 1914-1922)
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| ''Fides intrepida''<br />("Fede
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| ''Pastor angelicus''<br />("Pastore angelico") || [[Papa Pio XII|Pio XII]]<br />(Eugenio Pacelli, 1939-1958)
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