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'''Fig. V –''' Distribuzione qualitativa delle particelle sospese in aria. Sono messe in evidenza la totalità delle particelle sospese in aria, la frazione di PM 10 e la frazione di PM2,5.
==Composizione chimica==▼
Per quanto riguarda la composizione chimica del materiale particolato, è possibile individuare tre classi principali:▼
* gli ''ioni inorganici'': '''[[solfati]]''' (<math>SO_4^--</math>), '''[[nitrati]]''' (<math>NO_3^-</math>), '''[[ammonio]]''' (<math>NH_4^+</math>);▼
* la ''frazione carboniosa'' (TC) formata dal carbonio organico e dal carbonio elementare;▼
* il ''materiale crostale'' che può presentarsi o associato al ''pulviscolo atmosferico'' (Si, Ca, Al...) o a ''[[elementi in traccia]]'' (Pb, Zn...)▼
* una frazione non meglio identificata che spesso corrisponde all'acqua ma non solo.▼
Queste componenti, che insieme costituiscono il materiale particolato, presentano dimensioni diverse e quindi contribuiscono in maniera differente al PM2,5 o al [[PM10]].▼
[[File:Natura-particolato-milano.JPG|thumb|]]▼
'''Fig. X –''' Composizione chimica del particolato nella città di Milano. Nella frazione PM2,5 specialmente i '''solfati''', lo '''ione ammonio''' e la '''parte indeterminata''' acquistano maggior peso rispetto alla frazione di PM10, mentre si riduce di molto la componente dei minerali in polvere.▼
Come si vede dalla figura I.VII la somma di <math>SO_4^-</math>, <math>NO_3^-</math> e <math>NH_4^+</math> dà oltre il 40% della massa totale di PM2,5.▼
Gli elementi presenti in traccia sono emessi dalle fonti più disparate. Inoltre si presentano associati al particolato e sono scarsamente reattivi, ragion per cui possono andare incontro ad un lungo ''trasporto atmosferico''.▼
La ''frazione organica'' del particolato è composta principalmente da: '''acidi a catena lineare saturi e insaturi''', '''[[acidi dicarbossilici]] alifatici''', '''acidi policarbossilici aromatici ed n-alcani'''.▼
==Velocità di deposizione==
Di questi il biossido di zolfo viene emesso dai processi di combustione di carbone e petrolio contenenti zolfo mentre l'ammoniaca viene sia da fonti naturali che antropiche (agricoltura, allevamenti e auto catalitiche); infine la combustione degli autoveicoli produce monossido di azoto e biossido di azoto, i quali reagendo con lo ione idrossido formano l'acido nitrico.
▲==Composizione chimica==
▲Per quanto riguarda la composizione chimica del materiale particolato, è possibile individuare tre classi principali:
▲* gli ''ioni inorganici'': '''[[solfati]]''' (<math>SO_4^--</math>), '''[[nitrati]]''' (<math>NO_3^-</math>), '''[[ammonio]]''' (<math>NH_4^+</math>);
▲* la ''frazione carboniosa'' (TC) formata dal carbonio organico e dal carbonio elementare;
▲* il ''materiale crostale'' che può presentarsi o associato al ''pulviscolo atmosferico'' (Si, Ca, Al...) o a ''[[elementi in traccia]]'' (Pb, Zn...)
▲* una frazione non meglio identificata che spesso corrisponde all'acqua ma non solo.
▲Queste componenti, che insieme costituiscono il materiale particolato, presentano dimensioni diverse e quindi contribuiscono in maniera differente al PM2,5 o al [[PM10]].
▲[[File:Natura-particolato-milano.JPG|thumb|]]
▲'''Fig. X –''' Composizione chimica del particolato nella città di Milano. Nella frazione PM2,5 specialmente i '''solfati''', lo '''ione ammonio''' e la '''parte indeterminata''' acquistano maggior peso rispetto alla frazione di PM10, mentre si riduce di molto la componente dei minerali in polvere.
▲Come si vede dalla figura I.VII la somma di <math>SO_4^-</math>, <math>NO_3^-</math> e <math>NH_4^+</math> dà oltre il 40% della massa totale di PM2,5.
▲Gli elementi presenti in traccia sono emessi dalle fonti più disparate. Inoltre si presentano associati al particolato e sono scarsamente reattivi, ragion per cui possono andare incontro ad un lungo ''trasporto atmosferico''.
▲La ''frazione organica'' del particolato è composta principalmente da: '''acidi a catena lineare saturi e insaturi''', '''[[acidi dicarbossilici]] alifatici''', '''acidi policarbossilici aromatici ed n-alcani'''.
==Effetti sull'ambiente==
* danni sui beni materiali che avvengono in termini di corrosione, piuttosto sentiti nel caso dei monumenti;
* danni alla vegetazione, portati principalmente dall'ozono;
* diminuzione della visibilità, causata dal fatto che le particelle con dimensioni dell'ordine della lunghezza d'onda della [[radiazione solare]] riflettono molto più efficacemente la radiazione stessa fino a causare un [[global dimming]];
* effetti sulla salute umana da distinguere, in generale, tra ''effetti a lungo termine'' ed ''effetti a breve termine''.