Jean-Baptiste de Lamarck: differenze tra le versioni

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La teoria evoluzionista successiva ha abbandonato la teoria lamarckiana per quanto riguarda l'ereditarietà dei caratteri acquisiti: lo sviluppo della [[genetica]] e della [[genomica]] ha permesso di comprendere che gli adattamenti conseguiti da un [[organismo]] nel corso della sua vita non si possono [[ereditarietà genetica|trasmettere ereditariamente]], a meno che non modificano il patrimonio genetico dell'individuo che sarà poi trasmesso alla progenie. Questo è impossibile per gli organismi pluricellulari a [[riproduzione sessuata]], tuttavia per un ristretto gruppo di organismi, soprattutto [[microrganismi]], che si riproducono per [[riproduzione asessuata]] e quindi possono più facilmente trasferire le proprie modificazioni alla progenie, la teoria può considerarsi valida.
Ad oggi le teorie di Lamark stanno avendo nuova luce sotto l'insegna dell'epigenetica.
 
Lamarck fu il primo scienziato a propugnare una teoria evoluzionista empiricamente controllabile che affermava la mutazione delle specie nel corso del tempo (idea che sarà ripresa da [[Charles Darwin]]){{citazione necessaria}}. In questo modo Lamarck portò la biologia fuori dal [[creazionismo]] e fondò una dinamica della storia della natura.