AmigaDOS: differenze tra le versioni
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Con l'avvento di AmigaOS '''2.x''' vennero introdotte due varianti che integravano la caratteristica '''International''' che permette di avere i nomi dei file contenenti anche caratteri accentati.
Con la versione '''3.0''' dell'OS fu presentata una nuova versione del FastFileSystem Amiga. Questa supporta gli hard link e i soft link, introducendo un'ulteriore variante allo stesso filesystem cui si aggiunge il supporto alla cache per la lettura delle directory. Tale variante, definita
Con le revisioni '''3.5''' e '''3.9''' di AmigaOS L'Amiga FileSystem (comprendente tutte le sue varianti) viene reso estremamente più robusto e sicuro ed introduce il supporto di hard disk maggiori di 4 Gb, accogliendo come standard la modifica chiamata '''NSDPatch''' che permette ad Amiga di indirizzare '''2^64 bit''', pari a '''4 Exabyte''' di memoria fisica. Dalla versione 3.5 di AmigaOS sia NSDPatch, che il supporto a dischi rigidi di grandissime dimensioni sono quindi standard per questo sistema operativo.
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== Gestione delle memorie di massa ==
AmigaOS fino alla versione 3.x per convenzione riconosceva tutti gli Hard Disk come se fossero [[Small Computer System Interface|SCSI]] (anche quelli [[EIDE]], o [[XT (bus)|XT]], o quelli connessi con qualsiasi altro bus). Lo '''SCSI_Device''' di AmigaOS si occupava poi delle
I dispositivi di memorizzazione che vengono riconosciuti da Amiga automaticamente, vengono preparati all'uso e gestiti da un programma di sistema unico chiamato HDToolBox che permette la loro prima inizializzazione, l'installazione del [[#Rigid Disk Block|RDB]], il partizionamento, ecc.
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Assign Dati: DH0:Dati
nella prima riga del file [[batch]] chiamato '''user-startup''' (lo [[script]] di sistema che carica ad ogni boot i programmi e le preferenze volute dall'utente),
Da quel momento e per qualsiasi tipo di operazione (esempio: nei salvataggi o nello spostamento di file) è sufficiente fare riferimento come percorso di unità a '''DATI:''' che comparirà automaticamente fra le altre unità disponibili nelle finestre di salvataggio o nei [[requester]] a schermo.
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A partire dall'Amiga OS 2.0 è stato reso disponibile, tra gli altri servizi, un comodo boot menu accessibile tenendo contemporaneamente premuti entrambi i tasti del mouse all'atto dell'accensione o al reset. Detto menù permette di fare il boot da qualsiasi device o hard disk collegato al sistema, e, nelle versioni successive, anche di inibire il caricamento di alcune partizioni rispetto ad altre per nasconderle così al sistema. È da menzionare, il fatto degno di nota che Amiga non ha limiti riguardo al numero di partizioni. Invece il numero di unità disponibili è limitato dal tipo di interfaccia usata (IDE o SCSI). Bisogna fare oltretutto presente che, più schede di espansione con bus IDE o SCSI possono essere collegate contemporaneamente, aumentando il numero di unità disponibili e moltiplicando le possibilità di suddividerle in partizioni.
* '''Drawer''' (o "cassetti"): Il sistema operativo Amiga
* '''Ordine dei byte''': Amiga usa la notazione [[big endian]], detta anche '''Motorola Order''', nel codificare i byte dei numeri interi su supporto fisico. Il byte più significativo ''MSB'' (Most Significant Byte) viene per primo, poi quelli meno significativi o ''LSB'' (Lesser Significant Bytes) in ordine decrescente del valore di significatività (MSB LSB per i numeri interi a due byte, B3 B2 B1 B0 per gli interi a 4 byte). Mentre i personal computer basati su processori Intel della famiglia [[x86]] seguono l'ordine byte detto [[little endian]].
* '''Struttura dei Volumi di AmigaOS''': L'inizio del volume floppy contiene uno spazio per i settori che possono contenere il codice di boot. Al centro dello stesso volume vi sono le informazioni sulla directory di root e le informazioni sulle directory e sul loro contenuto e dove sono localizzati i blocchi liberi e quelli usati. La lunghezza dei file, e la ramificazione delle directory sono limitate solo dalla grandezza dei dischi usati. Prima dell'avvento del [[Kickstart]] versione 2.0 il bootblock di un volume Amiga comprendeva i primi 2 settori del floppy disk (settore 0 e settore 1). Con l'adozione del Kickstart 2.0, il boot tramite blocchi bootblock può essere fatto da qualsiasi device.
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Per ciò che concerne la compatibilità coi dischi Macintosh, è utile menzionare il fatto che i Mac utilizzavano l'encoding GCR invece che MFM. La logica di Paula che gestisce i floppy disk è strutturalmente, più semplice di un controller floppy PC, in quanto non effettua la decodificazione immediatamente dopo l'operazione di lettura, o l'encoding proprio prima dell'operazione di scrittura; Tutto ciò viene invece eseguito a livello di [[sistema operativo]].
L'encoding e decoding MFM, sui controller PC, viene realizzato dall'hardware, mentre sulla piattaforma [[Amiga]] è possibile realizzare sia l'encoding GCR che quello MFM, perché è un lavoro svolto da AmigaDOS.
'''Amiga con chipset AGA'''
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