Senoni: differenze tra le versioni

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Nel [[391 a.C.]] invasero l'[[Etruria]] e assediarono [[Chiusi]]<ref>Tito Livio, "Ab Urbe Condita", V, 3, 35.</ref>. Gli abitanti di questa città chiesero aiuto a [[Roma]] che intervenne, ma fu sconfitta nella [[battaglia del fiume Allia]] il 18 luglio del [[390 a.C.]] - cronologia di Varrone - o nel [[387 a.C.|387]] secondo Polibio. La stessa Roma fu presa e [[Sacco di Roma (390 a.C.)|saccheggiata]] dai Senoni, guidati da [[Brenno]].
 
Per oltre 100 anni tra questi due popoli si verificarono molti scontri, finché, a seguito della [[battaglia del Sentino]] ([[295 a.C.]]) i Galli Senoni furono debellati dai consoli [[Publio Decio Mure (console 312 a.C.)|Publio Decio Mure]] e [[Quinto Fabio Massimo Rulliano]] e quindi sottomessi nel [[283 a.C.]] dal [[console (storia romana)|console]] [[Consoli repubblicani romani|Publio Cornelio Dolabella]].{{Citazione necessaria}} L'occupazione romana non avvenne prima del [[272 a.C.]], anno in cui Roma portò a termine la guerra con [[Taranto]].<ref name=Kruta2>Kruta, ''op. cit.'', in ''Italia omnium terrarum alumna'', p. 291.</ref>
A ''Sena Gallica'' fu dedotta una [[colonia romana]].
 
La presenza dei Galli Senoni è testimoniata nell'''ager Gallicus'' anche dopo la sottomissione ai romani; sono attestate fasi di convivenza con i Romani insediati nelle città di fondovalle di [[Suasa]], [[Ostra antica]], etc. e i Senoni appostati nei loro villaggi sulle alture, ad esempio il sito archeologico di [[Montefortino di Arcevia]], ed è probabile che la popolazione e la cultura gallica fu gradualmente assorbita da quella romana. Come spesso avveniva dopo una conquista, a cambiare non era la popolazione intera ma solamente il ceto dirigente che imponeva la propria cultura e gradualmente [[romanizzazioneRomanizzazione (storia)|assimilava alla "romanità"]] i popoli sottomessi in battaglia.
 
=== Senoni stanziati in Francia ===